Nessuna condanna, Michetti dice di volersi confrontare con candidata antisemita e novax
Enrico Michetti ha preso ufficialmente le distanze da Francesca Benevento, candidata consigliera capitolina in una lista civica a suo sostegno e sostenitrice di posizioni esplicitamente no vax e antisemite. Il primo passo, quello formale, è stato compiuto, ma per Michetti ora si tratta di passare dalle parole ai fatti. E non sarà facile. Le regole per il ritiro di una candidatura, infatti, sono complesse e comunque la rinuncia deve avvenire per volontà della diretta interessata. Benevento non è stata ancora rintracciata e il candidato del centrodestra, nel corso della presentazione della lista di Fratelli d'Italia, ha detto di voler confrontarsi con lei prima di decidere eventuali mosse: "Abbiamo 2.500 candidati. Se dovessimo fare un excursus di tutto quello che hanno dichiarato negli ultimi 10 anni sui social… Noi abbiamo chiesto i carichi pendenti, il casellario. E abbiamo preso le distanze in maniera ferma e decisa nel momento in cui abbiamo saputo. Valuteremo quali provvedimenti prendere, tra l'altro non siamo ancora riusciti a rintracciarla. Appena ci sarà la possibilità di un dialogo vedremo perché ha detto quelle cose".
Perché non è così facile ritirare la candidatura di Benevento
Come detto, però, non c'è molto tempo per una eventuale rinuncia da parte della candidata. Nelle ‘Istruzioni per la presentazione e l'ammissione delle candidature' alle elezioni amministrative, documento pubblicato dal Ministero dell'Interno, c'è un paragrafo dedicato proprio alla ‘problematica relativa alla rinuncia alla candidatura'. Si ricorda che la legge non contiene alcuna disposizione in merito, ma
"in linea con la giurisprudenza del Consiglio di Stato, sulla questione si è, comunque, dell’avviso che l’accettazione della candidatura non crea di per sé vincoli giuridici, ma dà luogo ad un impegno fiduciario che può essere rinunciato attraverso un’autonoma dichiarazione di volontà. Tuttavia – per garantire quelle esigenze di certezza che caratterizzano il procedimento elettorale e tenuto conto che la rinuncia 58 alla candidatura può incidere sulla stessa ammissibilità della lista – tale rinuncia va prodotta con le stesse modalità e negli stessi termini previsti per la presentazione delle candidature o comunque fino alla conclusione degli adempimenti di ammissione delle liste da parte della commissione elettorale circondariale. Ciò significa che eventuali rinunce intervenute dopo la scadenza di detti termini esplicheranno effetti solo sul diritto all’elezione del rinunciatario e non potranno più incidere sulla composizione della lista".
Secondo quanto si legge sul sito di Roma Capitale, la presentazione delle candidature e delle liste doveva essere effettuata dalle ore 8.00 alle ore 20.00 del 3 settembre 2021, 30° giorno, e dalle ore 8.00 alle ore 12.00 del 4 settembre 2021, 29° giorno antecedenti la data della votazione. Oggi, 7 settembre, non è chiaro se siano stati già conclusi "gli adempimenti di ammissione delle liste da parte della commissione elettorale circondariale". In caso contrario sarebbe possibile ancora ritirare la candidatura di Francesca Benevento (sempre previo suo consenso). In caso i termini siano formalmente scaduti, Benevento potrebbe ugualmente ritirarsi, ma la rinuncia avrebbe "effetti solo sul diritto all’elezione del rinunciatario e non potranno più incidere sulla composizione della lista". In altre parole il suo nome continuerebbe a comparire in quella lista.
Le frasi shock di Francesca Benevento
Benevento, consigliera municipale ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, ha scritto su Facebook: "La pandemia è stata pianificata per decenni, tutto è stato orchestrato con frodi di massa, corruzione globale, censura senza precedenti ed estrema corruzione nei media e nei governi", è una delle frasi pubblicate su Facebook dalla consigliere. E ancora secondo Benevento il ministro della Salute, Roberto Speranza, sarebbe un "ebreo askenazita formato dalla McKinsey, che riceve ordini dall’élite finanziaria ebraica".