Nessun dubbio sul Dna: l’uomo morto su via Salaria è il broker Massimo Bochicchio
Non ci sono dubbi sull'identità della persona morta nell'incidente avvenuto su via Salaria domenica 20 giugno: il corpo è quello del broker Massimo Bochicchio, finito sotto processo per riciclaggio e attività abusiva finanziaria in seguito alla denunce di vip e personaggi dello sport. La conferma è arrivata soprattutto dai resti del braccialetto elettronico trovato sul luogo dell'incidente e che apparteneva proprio a Bochicchio, detenuto agli arresti domiciliari ma con due ore di permesso al giorno per uscire per motivi di salute. Attesi gli esami definitivi, tra cui il Dna, ma gli inquirenti non hanno dubbi: il corpo carbonizzato trovato sul luogo dell'incidente appartiene al broker.
Massimo Bochicchio morto per i traumi, attesi esami per verificare malore
Oggi, sul corpo di Massimo Bochicchio, è stata eseguita l'autopsia. Dai primi risultati parziali è emerso che l'uomo sarebbe morto per i traumi riportati nell'incidente. Non sono stati infatti riscontrati segni ‘macroscopici' di eventi cardiaci, ma per capire se l'uomo sia morto per un malore serviranno ulteriori esami che non arriveranno prima di sessanta giorni. La morte del broker sarebbe stata quindi causata dall'impatto con il muro di cinta e poi dalle fiamme scaturite dalla moto, che l'hanno avvolto e non gli hanno lasciato scampo.
S'indaga per istigazione al suicidio
Gli inquirenti indagano per istigazione al suicidio, fascicolo aperto da prassi per poter effettuare tutta una serie di esami sul corpo dell'uomo, in modo da fare luce sulle cause dell'incidente. Tra le ipotesi o un sabotaggio della moto, una tragica fatalità, il gesto estremo o un malore, l'ipotesi al momento che più convince gli investigatori. Sono stati sequestrati tablet, cellulari e documenti dell'uomo, in modo da ricostruire gli attimi prima della sua morte e risolvere il giallo.