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Neonato morto al Gemelli, i primi risultati dall’autopsia: caduta da passeggino poco probabile

Questi i primi risultati dell’autopsia sul corpo del bimbo di appena due mesi deceduto martedì scorso al Policlinico Gemelli di Roma, stando a quanto riporta il Corriere della Sera.
A cura di Enrico Tata
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È improbabile che il neonato abbia perso la vita per una caduta accidentale dal passeggino. Alcuni segni sul corpicino potrebbero invece essere stati causati da maltrattamenti, ma su questo non c'è ancora certezza. Questi i primi risultati dell'autopsia sul corpo del bimbo di appena due mesi deceduto martedì scorso al Policlinico Gemelli di Roma, stando a quanto riporta il Corriere della Sera. II piccolo potrebbe essere morto per scuotimento. È, per ora, l'ipotesi che continua ad essere più plausibile sulle cause del decesso.

La mamma, 46 anni, è indagata e accusata di omicidio colposo. La signora si è recata al pronto soccorso dell'ospedale di Foggia sabato 17 giugno, con il bimbo in braccio. Ai medici ha raccontato tre versioni diverse, forse perché comprensibilmente sconvolta dall'accaduto o forse perché aveva qualcosa da nascondere. I sanitari del nosocomio pugliese hanno capito subito che le condizioni del bimbo erano gravissime e così hanno chiesto un immediato trasferimento aereo al policlinico Gemelli di Roma. Intubato nel reparto di terapia intensiva pediatrica, martedì notte è stato dichiarato morto.

L'avvocato della mamma del piccolo, Michele Sondrio, ha dichiarato:  "Con grande fatica emotiva e psicologica sono riuscito a ricostruire l'accaduto con la mia cliente e anche sulla base di quanto hanno visto numerosi testimoni.  Si è trattato di una tragica e incredibile fatalità, che ha causato la morte del bambino, che stava benissimo ed era amato ed accudito perfettamente". In pratica il neonato sarebbe caduto accidentalmente dalla sua carrozzina.

"Le false notizie apparse sugli organi di stampa su presunti maltrattamenti in danno del bambino sono assolutamente false e prive di qualsiasi fondamento – ha concluso – Ho già indicato alla Procura una serie di testimoni da sentire e sono certo che anche i risultati dell'autopsia risolveranno ogni dubbio. Resta solo il dolore indescrivibile di una madre distrutta, alla quale si deve almeno un poco di rispetto e giustizia".

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