Neonato morto dopo circoncisione casalinga, rintracciate e arrestate due donne
Un neonato è morto dopo essere stato circonciso giovedì sera a Monte Compatri, vicino Colonna, sui Castelli Romani a poca distanza da Roma. La circoncisione illegale è avvenuta in casa: insieme alla mamma, una donna di 33 anni di nazionalità nigeriana, c'erano altre due donne. È stata proprio una di loro a praticare l'operazione al neonato che è morto poche ore dopo, durante la notte, a causa di un'emorragia.
La mamma è stata denunciata a piede libero, mentre le altre due, anche loro di nazionalità nigeriana, dopo giorni di ricerche, sono state rintracciate e arrestate: ora si trovano nel carcere femminile di Rebibbia in attesa della convlaida. Tutte e tre sono indagate dalla procura di Velletri per omicidio preterintenzionale, mentre per le due arrestate si aggiunge anche l’ipotesi di reato di esercizio abusivo della professione medica. Sul corpo piccolo sarà presto effettuata un'autopsia per chiarire le cause del decesso.
La circoncisione illegale praticata giovedì sera
La circoncisione è stata effettuata nella serata di giovedì scorso: una delle due donne, senza alcuna qualifica, ha praticato l'operazione e qualche medicazione prima di andare via. Ma non è bastato: durante la notte la ferita si è riaperta e ha causato un'emorragia. La mamma del bimbo, spaventata, ha allertato il 112 chiedendo aiuto ai carabinieri. I soccorritori si sono precipitati a casa della donna e hanno portato il piccolo in ospedale: il tentativo è stato vano e il piccolo è morto poco dopo.
Le indagini e gli arresti
Soltanto nella mattinata di ieri, la mamma del bimbo ha raccontato agli investigatori come si sono svolti i fatti. Per prima cosa ha cercato qualcuno che fosse disponibile a praticare il rituale e poi ha dato alle due donne appuntamento a casa sua.
I carabinieri della compagnia di Frascati e della Stazione di Colonna sono riusciti a rintracciare la prima donna nella zona di Tor Vergata e ad arrestarla. Dopo aver ammesso quanto fatto, è stata proprio quest'ultima a rivelare agli inquirenti la presenza di una complice che ha praticato materialmente la circoncisione. I militari l'hanno arrestata a Mentana, dopo che la mamma del piccolo l'ha riconosciuta. A casa della donna, oltre a numerose siringhe e medicinali, sono stati trovati 4.240 euro: probabilmente si tratta dei ricavi dell'esercizio abusivo della professione. Nel frattempo i militari hanno sequestrato i cellulari di tutte le persone coinvolte nella vicenda.