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Neonata morta a otto mesi in ospedale: due medici condannati per omicidio

La piccola è morta nel 2014 a seguito di un arresto cardiocircolatorio dovuto a un’occlusione intestinale. Oggi la condanna dei due medici per omicidio colposo.
A cura di Natascia Grbic
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Due medici sono stati condannati a un anno e mezzo di reclusione per l'omicidio di una neonata di otto mesi morta nel marzo 2014 a causa di un arresto cardiocircolatorio dovuto a un'occlusione intestinale. Una terza pediatra è stata invece assolta dal giudice del Tribunale di Latina, che ha giudicato il suo operato corretto nei confronti della piccola.

La vicenda, come detto, risale a diversi anni fa. La mattina del sei marzo 2014 i genitori hanno portato la bambina in ospedale, dove però, secondo gli investigatori, "vi rimaneva per circa sei ore senza un orientamento diagnostico con una progressione della patologia". Per lei non c'è stato più nulla da fare: l'occlusione intestinale che l'aveva colpita è degenerata, provocando un arresto cardiocircolatorio e la sua morte. Nonostante i tentativi di rianimazione, i medici alla fine non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Secondo l'accusa, i medici non avrebbero agito in tempo per salvare la vita alla bimba, mentre la direzione dell'ospedale – nel corso delle udienze di questi anni – aveva invece dichiarato che la neonata era arrivata al pronto soccorso già gravissima, e che era impossibile operarla. Il giudice oggi ha decretato l'innocenza della pediatra accusata inizialmente di non aver disposto subito il trasferimento della bimba in ospedale, e la condanna dei due medici dell'ospedale di Latina, che avrebbero tardato nel disporre il trasferimento a Roma.

La vicenda aveva suscitato grande emozione e cordoglio non solo a Latina ma in tutta Italia. Distrutti i genitori, che hanno dovuto seppellire la figlia a pochi mesi dalla nascita. Poi la denuncia per la morte della figlia, finita con due condanne per omicidio colposo.

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