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Nello Trocchia e Sara Giudice denunciati: la gip rimanda la decisione sull’archiviazione

A denunciare per violenza sessuale i due giornalisti, Nello Trocchia e Sara Giudice, una collega nel febbraio del 2023. Lo scorso agosto la richiesta di archiviazione.
A cura di Beatrice Tominic
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Si è riservata di decidere la gip di Roma in merito all'opposizione alla richiesta di archiviazione sull'indagine che vede nel mirino i due giornalisti Sara Giudice e Nello Trocchia, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una collega. La denuncia ai due era scattata più di un anno fa i reati contestati ai due sarebbero avvenuti nel gennaio del 2023. L'archiviazione è stata chiesta nello scorso mese di agosto.

La denuncia ai due giornalisti

Secondo quanto riportato nella denuncia, i fatti risalirebbero allo scorso gennaio, quando i due avrebbero incontrato la collega ad una serata in un pub. La denuncia nei confronti dei due giornalisti è stata presentata qualche giorno dopo la serata in merito alla quale ha riferito di aver subito molestie mentre si trovava in taxi con i due, al rientro dal locale dove, secondo quanto riportato nella denuncia, qualcuno, ma non saprebbe dire chi, le avrebbe offerto un bicchiere di whisky.

La donna ha raccontato di essere stata baciata e palpeggiata dai due, senza riuscire ad opporsi per la scarsa lucidità. Convinta che in quell'ultimo bicchiere "ci fosse qualcosa", il giorno dopo la serata al pub, la giornalista si sarebbe sottoposta all'analisi delle urine.

L'udienza e la decisione della gip

Nel corso delle indagini sono state acquisite diverse testimonianze, fra cui anche quella del tassista. "Il bacio non mi sembrava forzato", ha dichiarato. E la Procura aveva chiesto l'archiviazione.

Ma nel corso dell'udienza di oggi, la giornalista, assistita dall'avvocato Alessandro Gentiloni Silveri, ha ribadito quanto già spiegato nella denuncia. Ha affermato di aver subito violenza mentre non sarebbe stata consenziente. E la gip si è riservata di decidere: l'esito arriverà soltanto nelle prossime settimane.

Per i legali dei giornalisti è una ricostruzione falsa

Fin da subito, invece, i legali dei giornalisti hanno dichiarato che la ricostruzione sulla serata sarebbe stata odiosa e falsa: "Una ricostruzione che contrasta totalmente con le risultanze investigative che dimostrano la totale infondatezza della denuncia e della versione della denunciante – hanno dichiarato in una nota gli avvocati dopo che la notizia era stata pubblicata su alcune testate – Gli articoli sono stati scritti nel disprezzo delle regole deontologiche che impongono la verifica delle notizie. Per conseguenza gli articoli contengono informazioni volutamente false. Per queste ragioni tuteleremo la reputazione dei nostri assistiti in ogni opportuna sede giudiziaria sia nei confronti della stampa che della denunciante, nei confronti della quale si profila il reato di calunnia".

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