Nelle strade di Roma cumuli di spazzatura, la denuncia dei cittadini: “Siamo pieni di topi”
Questa foto è stata scattata da una ragazza in via Prenestina, all'angolo di via Bartolomeo Colleoni, nei pressi del parco del Torrione. Ma potrebbe essere stata scattata in una qualsiasi altra zona di Roma, dove nelle ultime settimane il problema dei rifiuti si è tornato a far sentire. E, complice il caldo estivo, anche con molta forza. Cassonetti stracolmi, sacchetti lasciati davanti e ai lati che diventano cumuli di spazzatura per i quali è persino difficile avvicinarsi ai secchioni. E, ovviamente, l'immondizia attira ogni sorta di animali, dai gabbiani, ai piccioni, ai cinghiali, fino ovviamente ai topi, che stanno diventando sempre di più. Sembra un copione che si ripete a ogni inizio d'estate: e se per il momento una soluzione tampone sembra essere stata trovata, nulla di definitivo è stato ancora deciso dall'amministrazione capitolina. E, finché la raccolta dei rifiuti sarà un problema rimandato a tempi futuri, ogni anno la capitale è destinata ciclicamente a tornare in emergenza.
A Roma non ci sarà (per ora) una nuova emergenza rifiuti
Con la chiusura delle discariche di Monte Carnevale e Roccasecca, la capitale è entrata in affanno sul fronte dell'emergenza rifiuti. Una situazione che si verifica ogni anno e alla quale viene trovata sempre la stessa – temporanea – soluzione: portare l'immondizia fuori regione. Per cui fino a dicembre 2021, 36mila tonnellate di rifiuti viaggeranno verso Abruzzo, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Il costo? Non è ancora chiaro, ma parliamo ovviamente di migliaia di euro. Nessuna novità per quanto riguarda le soluzioni strutturali che potrebbero contribuire a fare la differenza sul lungo termine: non si parla ancora di nuovi impianti né della discarica che andrebbe individuata nel territorio di Roma, soluzione al quale il Campidoglio è estremamente contrario.