Nella chat Christian Sodano minaccia Desyrée: “Farò una strage, servirà l’esercito per fermarmi”
"Servirà l’esercito per fermarmi, farò una strage. Vedrai quanto posso essere cattivo". Sono i messaggi che Christian Sodano inviava nella chat WhastApp alla ex Desyrée Amato. Il Corriere della Sera ne ha riportato il contenuto in esclusiva, minacce che precedono l'uccisione di madre e sorella della ex a Cisterna di Latina. Gli inquirenti della Procura della Repubblica di Latina che hanno esaminato gli smartphone dei ragazzi dovranno ora capire se sussista la premedizione del duplice omicidio volontario dello scorso martedì 13 febbraio nella villetta del quartiere San Valentino.
A confermare l'esistenza di messaggi minacciosi a Fanpage.it era stato l'avvocato della famiglia Amato Marco Fagiolo. "Ci sono stati messaggi minacciosi", conferma a Fanpage.it Marco Fagiolo, l'avvocato della famiglia Amato. "La ragazza non ne aveva parlato con i genitori, che sapevano si stavano lasciando, ma pensavano in maniera soft".
"Ti farò tanto male"
Desyrée arrivata ad un certo punto della loro relazione aveva deciso che non se la sentiva più di andare avanti e voleva lasciarlo. Lui, che non ha accettato la fine del loro rapporto, ha reagito mandandole messaggi violenti con minacce e colpevolizzazioni: "Sei una falsa, devi soffrire quanto ho sofferto io" scrive sempre Il Corriere della sera.
"Ti farò tanto male, fosse l’ultima cosa che faccio. Non me ne frega più niente". Desyrée, come si legge negli screenshot della chat, ha provato a fargli capire che le relazioni possono finire, che capita e non ci si può fare nulla, perché i sentimenti nella vita cambiano e bisogna accettarlo: "Anche tu alla tua ex hai detto ti amo" gli ha fatto presente nel tentativo di farlo ragionare.
"Mi divertirò per bene"
La ventiduenne ha provato a rassicurarlo dicendogli: "Sei davvero importante per me". E lui ha continuato: "È tutta colpa tua, ormai mi posso anche togliere la vita". Messaggi agghiaccianti a maggior ragione se si considera il delitto compiuto in seguito: "Non sono Dio per giudicare una persona, ma visto che Dio mi ha tolto quelle più care (i genitori, ndr) ne porterò anche io a Dio. E ne porterò molte".
Christian infatti è orfano di entrambi i genitori, prima della madre poliziotta e poi del padre finanziere ed è molto legato a suo zio carabiniere in pensione, dal quale si è rifugiato nella sua abitazione di Latina, confessandogli il duplice omicidio al telefono e dove lo hanno raggiunto e fermato i poliziotti. E ancora: "Tranquilla, domani mi divertirò io per bene. Ti piace farmi soffrire? Perfetto".