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Nella terapia intensiva Covid del San Filippo Neri: “Reparti pieni di no vax tra 40 e 60 anni”

Il dottor Mario Bosco, direttore dell’Unità di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Filippo Neri, ai microfoni di Fanpage.it.
A cura di Enrico Tata
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"Rispetto a quello che è successo esattamente un anno fa ci troviamo di fronte al fatto che gran parte della popolazione è già vaccinata, abbiamo visto quelli che sono i vantaggi dei vaccini, abbiamo visto anche gli eventuali limiti però siamo sicuramente in una fase in cui la vaccinazione consente di evitare la malattia in forma grave". Così il dottor Mario Bosco, direttore dell'Unità di anestesia e rianimazione dell'ospedale San Filippo Neri di Roma, ai microfoni di Fanpage.it. Nel suo reparto l'80/90 per cento di pazienti gravi sono persone non vaccinate: si tratta di persone di età compresa tra i 40 e i 50 anni fino ai 60 anni. Soltanto pochissimi pazienti vaccinati presentano una patologia grave. Nella stragrande maggioranza dei casi i pazienti "si rendono conto che non essersi vaccinati in precedenza sta mettendo ad elevato rischio la loro vita".

Il confronto con lo scorso anno

Rispetto allo scorso anno la situazione nelle terapie intensive è diversa: "Nel 2020 abbiamo affrontato un'emergenza che aveva dei numeri estremamente elevati, abbiamo tratto chiaramente un insegnamento rispetto all’esperienza fatta quindi rispetto all’anno scorso siamo più preparati sia da un punto di vista clinico che da un punto di vista organizzativo". Tuttavia, ha ricordato Bosco, i numeri dei contagi molto alti, specialmente nelle zone di alta urbanizzazione di Roma, "può determinare degli effetti assolutamente negativi nella nostra situazione sanitaria. In questo momento potrebbe venire a mancare il trattamento dei pazienti no covid che però presentano delle patologie che necessitano ricovero ospedaliero".

Lunedì il passaggio del Lazio in zona gialla

Attualmente nel Lazio i pazienti Covid ricoverati nei reparti ospedalieri sono 996 e i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 135. Sono ormai numeri da zona gialla e venerdì 31 dicembre la cabina di regia ufficializzerà il cambio di colore del Lazio, che avverrà lunedì 3 gennaio 2022. Rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, grazie alla campagna di vaccinazione, ci sono 1.806 ricoveri in meno in area medica, 166 in meno in terapia intensiva, 21.061 isolati a domicilio in meno e 9 decessi in meno.

Ha collaborato Simona Berterame

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