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Nel Pantheon c’è un effetto di luce che si verifica solo una volta l’anno, per il Natale di Roma

A mezzogiorno del 21 aprile nel Pantheon entra un fascio di luce dall’oculo aperto in alto fino al portone Nord. Un effetto suggestivo, che si ripete ogni anno, in occasione della celebrazione del Natale di Roma e che porta indietro nel tempo il visitatore all’ingresso trionfante dell’imperatore Augusto.
A cura di Alessia Rabbai
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Nel Pantheon c'è un effetto di luce che si verifica una sola volta l'anno, in occasione del Natale di Roma. A mezzogiorno del giorno in cui la città festeggia la ricorrenza della sua fondazione, un fascio luminoso entra dall'oculo aperto della cupola e irradia parte del suo interno, fino al portone d'ingresso rivolto verso Nord, regalando al visitatore uno spettacolo davvero suggestivo. Chi risce a visitare il Pantheon il 21 aprile può vederlo, un fenomeno che si ripete ogni anno e che riporta nel passato, al tempo dei fasti dell'antica Roma.

Cosa significa l'effetto di luce nel Pantheon

Il gioco di luce nel Pantheon risale all'epoca della sua progettazione, commissionata da Agrippa per volere di Augusto nel 27 a.C. Un effetto pensato per scandire le stagioni e allo stesso tempo, per accogliere l'ingresso trionfante dell'imperatore. Il tempio fu costuito per celebrare tutti gli dei dell'antica Roma. Secondo il mito fu il luogo esatto della sparizione di Romolo, primo re della città, asceso al cielo durante una cerimonia pubblica, come riportano Livio, Plutarco e Floro.

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L'effetto camino del Pantheon

La struttura del Pantheon è davvero particolare, oltre al fenomeno luminoso è conoscito per il cosiddetto ‘effetto camino'. La leggenda vuole che nel Pantheon non piova nonostante l'oculo sia aperto. Tuttavia ciò non è esatto: per la pioggia leggera si creerebbe una sorta di corrente d’aria calda che andando verso l'alto è in grado di nebulizzare le gocce, dando l'impressione che l'acqua non risca ad entrare. Ma nel caso di forte pioggia o temporali l'acqua entra e sul pavimento sono presenti dei fori dei drenaggio, per permettere alla pioggia di defluire.

Storia del Pantheon

Quello che vediamo oggi non è il Pantheon originale degli anni di Augusto, ma quello ricostruito da Adriano nel 118 d.C, con soluzioni archiettoniche innovative. Nel corso del tempo la struttura fu infatti devastata dagli incendi ed altre calamità naturali. Nel 608 il Pantheon fu donato dall'imperatore Foca a Papa Bonifacio IV e il 13 maggio o il 1 novembre dell'anno sucecssivo il Pantheon fu consacrato a Maria e ai martiri cristiani. Nel corso dei secoli ospitò le spoglie di celebri artisti, tra i quali Raffaello Sanzio e altri personaggi illustri.

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