Nel negozio 500 chili di fuochi d’artificio: scoperti per le esplosioni di un gruppo di ragazzini
Quasi cinquecento chili di materiale esplosivo, una vera e propria Santa Barbara di fuochi d'artificio, sono stati sequestrati dagli agenti del commissariato di Fiumicino. Gli agenti sono intervenuti dopo la segnalazione da parte di alcuni residenti, esasperati da un gruppo di ragazzini che per tutto il pomeriggio non ha smesso di esplodere petardi all'esterno del negozio finito nel mirino.
I poliziotti quando sono intervenuti hanno scoperto sugli scaffali 180 chili di materiale pirotecnico, più del triplo dei 50 chili di cui è autorizzata l'esposizione. Un successivo approfondito controllo ha portato a rinvenire altri 300 chili di ‘botti' di Capodanno, stipati in un ripostiglio assieme a materiale infiammabile senza il più minimo rispetto delle norme vigenti per la conservazione e la vendita al dettaglio di materiale pirotecnico.
Come se non bastasse nel corso del controllo è stata riscontrata la vendita a minorenni di materiale esplosivo il cui acquisto è autorizzato solo per i maggiorenni, e il mancato rispetto delle norme di distanziamento sociale previsto dalle regole per contenere la diffusione del coronavirus all'interno dei negozi. I gestori del negozio sono stati così multati e denunciati.
Dieci giorni fa un altro importante sequestro di fuochi d'artificio, questa volta illegali e stoccati in maniera pericolosa, sempre sul litorale romano più precisamente a Ostia. Qua gli agenti del Commissariato Lido hanno rinvenuto 500 chili di materiale esplosivo stoccato in un box nella disponibilità di un 37enne. L'uomo aveva accatastato i fuochi d'artificio senza il benché minimo rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre i botti erano catalogati in gran parte come F3, ovvero non in libera vendita ma utilizzabili solo da personale autorizzato. L'uomo è stato denunciato per detenzione illegale di materiale esplodente.