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Nei settori scientifici troppi uomini? Nel Lazio la prima legge per la parità di genere

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge per promuovere la parità di genere nelle discipline Stem, sia in ambito formativo che lavorativo.
A cura di Beatrice Tominic
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È stata approvata la proposta di legge per la parità di genere nelle Stem, acronimo che sta per Science, Technology, Engineering e Mathematics e con cui si indicano le discipline scientifiche, in ambito formativo e lavorativo: oltre alla sensibilizzazione sul tema, con questa nuova legge la Regione stanzia quasi un milione di euro.

Nel corso del Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, sono 32 i voti a favore e 3 astenuti con cui è stata approvata la la legge numero 256, sulle “Disposizioni a favore delle donne dirette al contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi di genere, per promuovere l'apprendimento, la formazione e l'acquisizione di specifiche competenze nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) nonché per agevolarne l'accesso e la progressione di carriera nei relativi settori lavorativi."

Le donne nelle carriere Stem

La proposta di legge, sottoscritta da diversi gruppi consiliari, sia di maggioranza che di opposizione, vede Michela Di Biase, del Partito Democratico, come prima firmataria: "Il futuro dipenderà dalla capacità di orientare le ragazze a un percorso scolastico coerente con le proprie attitudini."

Il provvedimento nasce per promuovere la formazione, il rafforzamento delle competenze e l'aumento della presenza di donne nelle carriere Stem: "L’esempio di grandi donne nella scienza è lì a dimostrare la strada che le donne possono compiere in questi ambiti del sapere in contrasto col falso mito per cui le ragazze non sarebbero portate per le materie scientifiche – ha continuato Di Biase – Se è vero che lo studio di questo tipo di materie facilita la ricerca del posto di lavoro, è purtroppo anche vero che in questi settori le donne ricevono ancora retribuzioni inferiori a quelle maschili."

Gli articoli della legge

Lo scopo per cui è stata proposta questa legge è già esplicitato nel titolo stesso con cui viene indicata e viene ribadito anche nel primo articolo del testo, mentre nel secondo vengono specificati gli obiettivi e gli interventi da svolgere tramite la realizzazione di programmi specifici di orientamento, corsi di formazione e borse di studio. Il terzo articolo spiega chi sono i beneficiari della legge, cioè enti pubblici territoriali, scuole pubbliche e parificate, le Università e gli Enti di ricerca: non è escluso che la stessa Regione Lazio possa prendere accordi e protocolli di intesa con questi ultimi.

Negli articoli successivi, invece, si tratta in maniera più pratica degli strumenti partecipativi e collaborativi da adottare, fra cui un piano triennale degli interventi, un programma annuale e l'istituzione di due fondi: per il primo, che servirà a promuovere l'apprendimento, la formazione e l'occupazione delle discipline Stem verranno stanziati 600mila euro, mentre per il secondo 200mila euro per promuovere attività culturali, sociali e sportive.

"Siamo la prima Regione italiana ad aver stanziato quasi un milione di euro per accompagnare le donne che scelgono di intraprendere un percorso di studi e formazione nel settore scientifico – fa sapere il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti – Vogliamo incentivare, in un modo concreto, una passione che troppo spesso è ostacolata da pregiudizi e disuguaglianze assolutamente inaccettabili."

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