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Nasce il “gemello digitale” della Basilica di San Pietro grazie a laser, droni e AI

Nasce il gemello digitale della Basilica di San Pietro grazie a droni, laser e intelligenza artificiale: è il primo progetto del genere su un edificio sacro.
A cura di Beatrice Tominic
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La Basilica di San Pietro durante le celebrazioni di papa. Francesco della Pentecoste.
La Basilica di San Pietro durante le celebrazioni di papa. Francesco della Pentecoste.

La Basilica di San Pietro ha un gemello digitale. Si chiama La Basilica di San Pietro: AI-Enhanced Experience e  si tratta, con due mostre e un sito web, di una replica virtuale accurata creata cn l'aiuto di tecnologie avanzate. È la prima volta che un progetto del genere viene compiuto su un edificio sacro. Nel caso specifico della Basilica di San Pietro, per realizzarlo, sono state necessari droni e laser che ne hanno scoperto anche gli angoli più remoti a visitatori e visitatrici.

Non soltanto un vanto del Vaticano: avere un gemello digitale in architettura e nella conservazione dei beni culturali, vuol dire avere a propria disposizione uno strumento per il restauro e la protezione della struttura. Oltre a rappresentare la copia dell'opera architettonica, offre un'opportunità unica e inedita di accesso: così vengono svelati angoli della basilica che fino ad oggi sono rimasti sconosciuti al pubblico. Come tutti i cambiamenti avvenuti nei secoli.

Il gemello virtuale della Basilica di San Pietro

Il gemello digitale della Basilica di San Pietro, infatti, permetterà anche di portare a galla un passato rimasto invisibile fino ad oggi grazie allo studio ravvicinato dei dettagli.  Il progetto si chiama La Basilica di San Pietro: AI-Enhanced Experience e mette a disposizione di pubblico e fedeli la possibilità di vivere un'esperienza potenziata della visita alla Basilica di San Pietro.

Partito due anni fa, con tre settimane di droni, fotocamere e un laser sono state catturate più di quattrocentomila immagini digitali elaborate poi dall'intelligenza artificiale per ottenere un modello tridimensionale che costituisce il "gemello digitale" della Basilica di San Pietro. Oltre all'incredibile opportunità di cui godono pellegrini e pubblico, il lavoro ha permesso di accendere un faro sulle vulnerabilità strutturali nella Basilica di San Pietro ed erosioni del tempo.

La storia della Basilica di San Pietro ripercorsa con l'AI

L'esposizione, infatti, attraversa i 17 secoli di storia della Basilica, dalla necropoli fatta interrare dall'imperatore Costantino alla sostituzione con la nuova basilica nata dopo il 1450, con la cupola di Michelangelo.  Oltre al sito web, il viaggio si articola con due mostre immersive Petros Eni e Petros Eni Octagon. Il viaggio nella storia della Basilica ripercorre secoli di storia: tutto si muove intorno ad un unico punto fermo, l'asse della basilica, che non è mai stato spostato nel corso del tempo. Intorno, nel frattempo, cambia il paesaggio, viene costruito un edificio e cambiano i volti dei papi e dei pellegrini.

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