Muore in moto per una buca su via Salaria: condannati per omicidio colposo due funzionari comunali
Una buca sull'asfalto di via Salaria ha causato la morte di Francesco Caporale nella notte del 22 dicembre 2016. Cinque anni dopo, è arrivata la sentenza di primo grado: ieri, giovedì 30 settembre, due dipendenti comunali sono stati condannati a un anno e quattro mesi con l'accusa di omicidio colposo. Non avrebbero avviato i necessari lavori di manutenzione stradale, ignorando le numerose segnalazioni dei vigili urbani. La difesa ha già annunciato il ricorso in appello. A pubblicare gli esiti della sentenza è il quotidiano Il Corriere della Sera.
Condannati a un anno e 4 mesi due dipendenti comunali
Avrebbero dovuto "riempire e livellare" la buca killer ben prima della tragedia del 2016. Per questo sono stati condannati due funzionari del dipartimento "Sviluppo e infrastrutture manutenzione urbana" del Campidoglio. Un anno e quattro mesi per Marco Domizi, direttore della manutenzione stradale del Simu, e per Guido Caraffa, responsabile della manutenzione del "lotto 3" di Roma Capitale. La procura della Repubblica aveva chiesto un anno e sei mesi per gli imputati. Per l'avvocato difensore, il direttore Domizi andava assolto, spiegando che il suo assistito aveva in realtà avviato tutte le pratiche previste. Avrebbe già espresso, infatti, l'intenzione di ricorrere in appello. Invece, per Manuela Barbarossa, presidente dell'Associazione vittime della strada, si tratterebbe di una sentenza storica: nessun funzionario è stato finora condannato per non aver coperto una buca.
L'incidente in cui è morto Francesco Caporale
L'incidente è avvenuto alle 2.50 del 22 dicembre del 2016 su via Salaria. Francesco Caporale, alla guida della sua Suzuki N1220, è finito nella buca profonda 3 centimetri. Ha perso il controllo della moto e ha sbattuto la testa sul guardrail, perdendo la vita. I vigili urbani, nei mesi precedenti, avrebbero segnalato più volte "la presenza di numerose buche sull'asfalto". Secondo l'accusa, le segnalazioni arrivate al dipartimento Simu sono state ignorate: nessuna pratica risulta avviata prima dell'incidente. La buca è stata ricoperta solo poche ore dopo la caduta mortale. Ma la sentenza va oltre la mancata risposta agli eventuali solleciti dei vigili. Per il pubblico ministero, la manutenzione è un "atto dovuto": ai due funzionari non sarebbero mancati i mezzi e i materiali per riparare via Salaria, strada che fa parte della categoria della grande viabilità, la cui competenza esclusiva è del Simu.