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Mozione per Expo 2030, De Priamo (Fdi): “Roma può vincere e ha il sostegno di tutto il Parlamento”

Presentata al Senato una mozione a sostegno della candidatura di Roma a Expo 2030. Andrea De Priamo, primo firmatario, a Fanpage.it: “Hanno firmato tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e di opposizione”.
Intervista a Andrea De Priamo
Senatore di Fratelli d'Italia
A cura di Enrico Tata
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È stata presentata al Senato una mozione a sostegno della candidatura di Roma a Expo 2030. Primi firmatari Andrea De Priamo, senatore di Fratelli d'Italia, e Walter Verini, Partito democratico. "Il documento trae spunto dalla visita a Roma di aprile da parte delegati del BIE, Bureau International des Expositions", spiega a Fanpage.it il senatore De Priamo.

In quell'occasione, tra i vari appuntamenti, c'è stato un incontro con l'intergruppo parlamentare Roma Expo: "In quell'occasione pensammo di proporre una mozione che potesse mettere insieme tutti i gruppi politici, sia di maggioranza che di opposizione, per un atto di indirizzo parlamentare a sostegno di Roma Expo 2030 e a sostegno del Governo per il suo impegno a favore della candidatura. Con la mozione chiediamo anche un monitoraggio costante, con un tavolo permanente a cui siedano rappresentanti del Parlamento, al fine di verificare lo sviluppo della candidatura da qui a novembre, quando verrà effettuata la scelta finale tra Roma, Busan e Riad, e per monitorare le successive attività in caso di assegnazione". 

De Priamo sottolinea che "spesso ci si divide in Parlamento tra maggioranza e opposizione, ma in questo caso c'è stata un'assoluta unità di intenti. Questa mozione è importante perché, dopo il sostegno del Governo, con Giorgia Meloni andata a Parigi a presentare la candidatura, intende sottolineare anche l'impegno di tutto il Parlamento, poiché non c'è stato un solo gruppo al Senato che non abbia dato la propria adesione. Adesso, tra l'altro, il documento sarà aperto alla sottoscrizioni di tutti i senatori che lo vorranno". 

Meloni alla presentazione della candidatura a Parigi
Meloni alla presentazione della candidatura a Parigi

Il senatore di Fratelli d'Italia ha ricordato che durante la visita a Roma, "almeno apparentemente, i rappresentanti del Bureau sono stati colpiti dalla bellezza e dall'unicità di Roma. Il nostro giudizio negativo sull'amministrazione Gualtieri e sui servizi alla città è noto, ma credo che la Capitale possa essere premiata per la sua capacità unica di rappresentare una sintesi tra storia e innovazione. Roma può vincere la sfida e noi riusciremo a recuperare quel ritardo sui servizi, penso soprattutto a mobilità e decoro, per arrivare pronti al 2030. E a portare a compimento l'obiettivo aiuterà questo patto istituzionale che, ad oggi, vede messe da parte le distinzioni politiche". 

Per De Priamo, non bisogna dimenticare in questo senso, "che c'è anche il Giubileo del 2025, per il quale sono stati messi in campo molti investimenti. Sicuramente ci sono dei progetti che saranno realizzati dopo il 2025, cioè ad evento terminato. Ma proprio per questo, come maggioranza e Governo, stiamo mettendo in campo provvedimenti, ad esempio il decreto sulla Pa approvato ieri, che servono a rafforzare la Pubblica Amministrazione e a semplificare. Io credo che se non affrontiamo questo tema, avremo sempre ritardi. Perché sul Pnrr, se guardiamo agli strumenti ordinari mediamente utilizzati dalla Pa in tutta Italia, sarà difficile rispettare i tempi. Per questo occorre mettere in campo strumenti per semplificare, e uno di questi è la tanto contestata proroga dello scudo erariale per i dirigenti, perché la paura della firma ha paralizzato, di fatto, la Pubblica Ammnistrazione". 

Andrea De Priamo, senatore di Fratelli d'Italia, ex consigliere capitolino
Andrea De Priamo, senatore di Fratelli d'Italia, ex consigliere capitolino
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