Morto Pierluigi Concutelli, terrorista nero condannato all’ergastolo per l’omicidio Occorsio
Avrebbe compiuto 80 anni a giugno: è morto oggi, mercoledì 15 marzo, Pierluigi Concutelli, terrorista nero condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Occorsio, ucciso il 10 luglio del 1976 da trentadue colpi di mitra.
Prima di darsi alla lotta armata, è stato fra i capi di Ordine Nuovo da quando i leader più noti erano fuggiti all'estero per evitare la condanna, dopo lo scioglimento dell'organizzazione per decreto nel 1973.
Malato da tempo, ha trascorso metà della sua vita in carcere dove è rimasto fino al 2011, quando ha avuto la sospensione condizionale della pena proprio per motivi di salute.
La lotta armata
Detto il Comandante, aveva raccontato la sua vita nel libro Io, l'uomo nero scritto a quattro mani con Giuseppe Ardica e publicato nel 2008. Fra le pagine ha spiegato i motivi che lo hanno portato a scegliere la lotta armata e il terrorismo nero dalla seconda metà degli anni Settanta, dalle risse con i comunisti fino alle rapine, gli omicidi. Quello nei confronti del sostituto procuratore Occorsio non è stato l'unico omicidio compiuto da Concutelli sul quale pendevano . Una volta in prigione, nel carcere speciale di Novara, insieme ad altri complici uccide nel 1981 Ermanno Buzzi e nel 1982 Carmine Palladino, entrambi terroristi neri.
Dopo aver vissuto un periodo di clandestinità, è stato arrestato il 13 febbraio del 1977 dagli agenti dell'antiterrorismo, in via dei Foraggi. Una volta arrestato, si è dichiarato prigioniero politico: non si è mai pentito né dissociato dalla lotta armata. Prima dell'arresto, stava organizzando un altro agguato, stavolta nei confronti del giudice Vigna.