Morto Maurizio Giorgetti, che tirò in ballo la Banda della Magliana sul caso di Emanuela Orlandi
Si è spento all'età di settant'anni Maurizio Giorgetti, uno dei testimoni sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Giorgietti è morto nella sua casa di Soriano nel Cimino, nel Viterbese, dove risiedeva da qualche anno. L'uomo è stato uno dei primi ad aver legato la sparizione della cittadina vaticana alla Banda della Magliana. Sosteneva infatti di aver sentito parlare due uomini legati all'organizzazione criminale, tra cui il boss Enrico De Pedis, del rapimento di Orlandi. Da allora aveva fatto numerosi esposti ai carabinieri, e nel 2010 aveva rilasciato dichiarazioni in merito alla trasmissione ‘Chi l'ha Visto'. Secondo l'uomo, Emanuela Orlandi sarebbe stata rapita dalla Banda della Magliana per recuperare denaro appartenente a Manlio Vitale, uno dei boss dell'organizzazione. Le sue accuse però, non vennero ritenute attendibili dalla procura. Giancarlo Capaldo, il magistrato che ha indagato a lungo sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, lo ha dichiarato "completamente inaffidabile".
Il filone della Banda della Magliana nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi è stato a lungo vagliato dagli inquirenti. Tuttavia Maurizio Giorgetti è stato sempre ritenuto un teste inaffidabile, e le sue parole non credibili. Era arrivato al punto da violare gli arresti domiciliari per andare dai carabinieri a parlare della scomparsa di Emanuela Orlandi, tanto da essere stato condannato a otto mesi per quell'evasione.
Sulla scomparsa di Emanuela Orlandi sono tante le piste e tante le strade battute dagli investigatori. Finora nessuna di essa ha portato alla verità, e cioè a capire cosa sia realmente accaduto alla 15enne. Tra mitomani, depistaggi e falsi testimoni, la verità non è ancora emersa a 41 anni di distanza.