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Morto Marcello Testa, storico pierre della movida romana: colto da infarto, ha chiamato i soccorsi

Marcello Testa è morto a 65 anni nella sua abitazione per un infarto. Storico pierre della “Roma by night” degli anni ’80 e ’90, i gestori di locali e discoteche lo ricordano con stima e affetto.
A cura di Alessia Rabbai
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Marcello Testa
Marcello Testa

Lutto nella "Roma by night" per la morte di Marcello Testa, storico pierre, re della movida romana dagli anni '80 agli anni 2000, considerato un punto di riferimento dei giovani per le discoteche della Capitale. Marcello è scomparso improvvisamente nella notte di ieri, venerdì 9 agosto, all'età di sessantacinque anni. Ad ucciderlo è stato un infarto, che lo ha colto mentre era solo in casa. Da quanto si apprende lui stesso ha chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e ha chiesto l'intervento di un'ambulanza. Quando i sanitari sono giunti all'interno dell'abitazione non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita. Marcello era sposato e aveva due figli. In funerali sono fissati per lunedì 12 agosto a partire dalle ore 11 nella chiesa Santa Maria della Mercede, in viale Regina Margherita a Roma.

La notizia della scomparsa di Marcello Testa si è diffusa rapidamente tra gli ambienti della movida romana e i gestori dei locali della Capitale lo ricordano con affetto e stima. Per Giancarlo Bornigia, uno dei gestori della storica discoteca del Piper di via del Tagliamento, Marcello era uno di famiglia, un cugino. "Lo conoscevo da quando ero piccolo, già lavorava con mio padre da quando aveva 18 anni, ancora oggi dava una mano, stava sempre nei locali e il nostro rapporto non si è mai interrotto. Era una persona molto carina e simpatica, più unica che rara. Andavamo insieme al mare a Porto Ercole in Toscana, dove d'estate si spostava la movida romana degli anni '80 e '90".

Tanti i ricordi con lui, tra i quali un aneddoto che Bornigia ricorda con un sorriso: "Una mattina mi ha chiamato alle 8 dicendomi Giancarlo, sono rimasto con il gommone a secco fuori da Porto Ercole con mia moglie e mia figlia. Mi sono alzato di corsa, con il mio gommone l'ho raggiunto e trainato fino al porto". E ha aggiunto: "Quando ho saputo della sua scomparsa sono rimasto molto scosso. Lui mi telefonava spesso, sono incredulo di quanto accaduto, ancora oggi aspetto una sua chiamata".

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