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Morto il ragazzo di 13 anni ferito da un colpo di pistola alla testa a Roma

Il ragazzo di tredici anni rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola alla testa a Roma è morto. Il giovane è deceduto alle 6 di stamattina all’ospedale San Camillo, dove si trovava ricoverato in terapia intensiva.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È morto il ragazzo di tredici anni rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola alla testa a Roma. Il decesso è sopraggiunto intorno alle ore 6 di questa mattina, lunedì 7 aprile, in un letto di terapia intensiva dell'ospedale San Camillo di Roma. Le sue condizioni di salute sono sembrate fin da subito disperate, il suo quadro clinico è progressivamente precipitato fino al decesso. Il giovane è stato raggiunto da un proiettile alla testa partito dall'arma detenuta dal fratello.

I medici, quando è giunto al pronto soccorso, sono intervenuti tempestivamente nel tentativo di salvargli la vita, ma purtroppo è deceduto. Appresa la tragica notizia della sua scomparsa improvvisa i parenti e gli amici del tredicenne si sono stretti intorno alla famiglia, ai genitori e al fratello. Una tragedia famigliare quella accaduta nell'abitazione in via Cardano nel quartiere Marconi, dove nella serata di sabato scorso 5 aprile è partito il colpo di pistola.

Cosa sappiamo finora del 13enne morto con un colpo di pistola alla testa

Secondo quanto ricostruito finora ciò che sappiamo sul grave ferimento del tredicenne con un colpo di pistola alla testa a seguito del quale è morto è che al momento dell'accaduto, la sera di sabato scorso, il giovane si trovava in casa, insieme al padre e a suo fratello. Quest'ultimo, una guardia giurata, avrebbe lasciato la pistola smontata su un tavolo ed è andato a fare la doccia.

Nel frattempo durante l'assenza del fratello, il tredicenne ha preso le varie parti dell'arma e ha provato a rimontarle, l'ipotesi è che abbia guardato un tutorial su Youtube o un video sui social network. Ma secondo i primi accertamenti fatti non risulterebbe questa tipologia di ricerche. In merito a questo aspetto verranno fatti ulteriori accertamenti.

Il fratello rischia omesso controllo d'arma da fuoco

Gli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato San Paolo, che indagano sulla vicenda, faranno altre verifiche sul telefonino del ragazzo, nell'ambito dell'indagine, per ricostruire la dinamica esatta dell'accaduto. I poliziotti hanno svolto un primo sopralluogo all'interno dell'abitazione di Marconi, dov'è avvenuto il ferimento. Al momento non risultano indagati, il fratello, che deteva la pistola regolarmente, rischia di essere indagato per omesso controllo d'arma da fuoco. I genitori del tredicenne fino a stanotte hanno sperato nel miracolo, poi stamattina la tragica notizia.

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