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Morto Giulio, l’oca mascotte del Pigneto: “Ora vola leggero, e cerca un lago dove nuotare felice”

Era conosciuto da tutto il quartiere, ogni residente quando passava gli allungava una fetta di pane o una foglia di insalata. Giulio, l’oca mascotte del Pigneto, è purtroppo deceduto ieri sera. Era stato portato in città dalla campagna dopo essere stato attaccato da una faina: e da allora è diventato la star del quartiere.
A cura di Redazione Roma
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Giulio, l'oca mascotte del Pigneto, è purtroppo morto. Da giorni la star e mascotte del quartiere non stava bene ed erano molti i residenti allarmati per averlo visto abbacchiato e poco reattivo. Ieri sera, la brutta notizia: "Giulio ci ha lasciati", ha scritto una ragazza in un post su Facebook. Aveva provato ad allertare Asl e servizio veterinario, ma per il povero Giulio non c'è stato nulla da fare: e, come in molti si aspettavano da giorni, è purtroppo spirato. Centinaia i commenti sui social, centinaia le foto che ora stanno comparendo a ricordo di Giulio, tanto che alcuni hanno lanciato l'idea di aprire una pagina social in suo ricordo. "Vai dolce Giulio, vai vola leggero e cercati il lago più bello in cui finalmente nuotare libero! Buon ponte dolce cucciolo bellissimo. È stato straziante vederti morire e non potere fare nulla per aiutarti. Grazie per la tua dolcezza e la tua simpatia. Ci mancherai moltissimo", scrive un residente.

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Morto Giulio, l'oca del Pigneto: il ricordo sui social

Giulio aveva circa cinque anni ed era stato portato al Pigneto dalla campagna dai suoi proprietari. Era stato ferito da una faina, che aveva ucciso le altre oche che vivevano con lui: per evitargli la morte, la sua famiglia lo aveva portato a Roma, dove viveva in un giardino. Mascotte di tutti, e soprattutto dei bimbi, aspettava con ansia un pezzetto di pane o una foglia di insalata dalle persone che passavano vicino casa sua e che ormai sapevano di dovergli portare qualche omaggio. "Giulio incarnava una magia – si legge ancora nei commenti di chi l'ha conosciuto – Un sentimento dell'insolito che si provava nel vederlo sbucare in quel cortile di un quartiere in una grande città. Era il simbolo di qualcosa di delicato e ironico, era semplicemente una sorpresa che dava un sorriso a tutti  questo ci può lasciare un bel messaggio per il futuro, per ricordarci quali sono le cose di cui ancora abbiamo bisogno per una visione meno concentrata solo su noi stessi e sull'ordinario. Ciao Giulietto".

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