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Morto Franco Battiato, Roma ricorda il grande cantautore siciliano de La Cura

Anche Virginia Raggi ricorda in un messaggio sui social Franco Battiato: “Scompare un musicista unico, artista all’avanguardia che con le sue opere ha fatto la storia della musica italiana”. Il cantautore siciliano de ‘La Cura’ è morto stamattina all’età di 76 anni, nella sua casa di Milo, in provincia di Catania.
A cura di Paola Palazzo
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Franco Battiato all'Auditorium Parco della Musica a Roma (La Presse)
Franco Battiato all'Auditorium Parco della Musica a Roma (La Presse)

Roma ricorda Franco Battiato, il grande cantautore siciliano de ‘La Cura' scomparso oggi, martedì 18 maggio, all'età di settantasei anni. "Con Franco Battiato – scrive la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sul suo profilo Facebook – scompare un musicista unico, artista all’avanguardia che con le sue opere ha fatto la storia della musica italiana. Ci ha regalato emozioni uniche, sperimentatore di nuovi mondi grazie alla sua genialità. Indimenticabili i suoi versi, la sua musica inconfondibile, la sua lirica raffinata. La sua ‘Cura' ha portato conforto a tanti e dato voce all’amore, incondizionato e unico. Oggi perdiamo un pezzo di noi. Ciao Maestro, grazie di tutto. Ci mancherai". L'artista si è spento questa mattina nella sua residenza di Milo, in provincia di Catania, dopo una lunga malattia.

Gli ultimi concerti a Roma di Franco Battiato

Una delle ultime volte che la Capitale ha ospitato un concerto di Franco Battiato è stato nel 2011, in occasione del Festival "Rock in Roma 2011", che quell'anno ha accolto un pubblico di circa 200 mila persone. L'evento, tenutosi presso l'Ippodromo delle Capannelle, ha battezzato l'inizio del tour estivo del cantautore catanese, intitolato ‘Up Patriots to Arms Tour’. Per quel concerto Battiato riformulò la scaletta per adattarla completamente al mood del Festival. Nel giugno del 2017, Battiato è tornato a Roma, in quel frangente ospite alle Terme di Caracalla, presentando le sue composizioni più celebri in chiave completamente diversa rispetto alla precedente, dimostrando ancora una volta il suo essere eclettico e sperimentatore. Durante tutto il concerto fu accompagnato dalla Royal Philharmonic Concert Orchestra di Londra, con cui già in passato aveva collaborato nella registrazione di alcuni brani.

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