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Morto Bruno Peverini, il partigiano Marasca protagonista della Resistenza di Ostia: aveva 96 anni

Si è spento all’età di 96 anni Bruno Peverini, il partigiano “Marasca”, tra gli ultimi protagonisti della Resistenza. Tanti i messaggi di cordoglio e stima.
A cura di Alessia Rabbai
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Bruno Peverini (Foto Facebook di Cgil Roma e Lazio)
Bruno Peverini (Foto Facebook di Cgil Roma e Lazio)

Addio al partigiano "Marasca", Bruno Peverini è morto a Roma all'età di novantasei anni. Una vita la sua, dedicata alla Costituzione e ai valori che racchiude e tramanda di generazione in generazione. Il nome di Peverini, meglio noto e ribattezzato come "Marasca" è tra quelli che, tra le altre cose, hanno fondato i Gruppi di azione patriottica (Gap) nel lontano ottobre del 1943.

Peverini dopo la guerra e fino al termine della sua esistenza ha vissuto circondato dall'affetto della sua famiglia, con la moglie Luisa e i figli Luca, Alessandro e Luana. Abitava ad Ostia, sul litorale Sud di Roma, alla quale era fortemente e profondamente legato. A rendere nota la sua scomparsa sono stati i famigliari, sono tanti i messaggi di cordoglio arrivati ai suoi cari, di grande apprezzamento e stima.

I messaggi di cordoglio della Cgil per Bruno Peverini

"Bruno Peverini, partigiano, sindacalista della Cgil, residente ad Ostia fin dagli anni del dopoguerra è venuto a mancare – scrive la Cgil Roma e Lazio in un nota – Strenuo difensore della Costituzione, protagonista nella lotta per i diritti dei lavoratori. Ad Ostia è vissuto raccontandone la trasformazione dal dopoguerra ad oggi e narrando, anche recentemente, le gesta della resistenza al nazi fascismo sul litorale romano. Con Bruno Peverini se ne va uno degli ultimi partigiani ancora viventi, fondatore dei Gap, Gruppi di Azione Patriottica. Un grande dirigente della nostra organizzazione punto di riferimento in tanti luoghi di lavoro e sul territorio. Per provare a ricordarlo e celebrarlo nel migliore dei modi, occorre continuare ad operare, come lui ha fatto, per la difesa dei diritti di chi lavora , divulgare la memoria della resistenza , da cui è nata la Costituzione Repubblicana. Ciao Bruno".

"Una vita spesa dalla parte e per la parte giusta della società, prima nella Resistenza e poi l’esperienza sindacale in Cgil – scrive ancora il segretario Cgil Roma e Lazio Natale Di ColaPer noi è motivo d’orgoglio che una figura come quella di Bruno per 30 anni ha vissuto la nostra sede di Piazza Vittorio ed è stata punto di riferimento per tantissime persone dentro e fuori i luoghi di lavoro. Troveremo il modo e le forme per non disperdere la sua eredità politica, ricordarne la storia e farne vivere la memoria".

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