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Morti in strada al freddo: trovati senza vita due senza tetto in meno di 24 ore a Roma

I corpi sono stati rinvenuti lunedì e martedì mattina. A stroncarli, il freddo che in questi giorni si è abbattuto sulla capitale. Nonna Roma: “Occorre fare di più”.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio.
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Nelle strade e piazze romane sono due le persone che hanno perso la vita in meno di 24 ore, stroncate dal freddo degli ultimi giorni.

Nella prima mattina di oggi, martedì 17 gennaio, verso le ore 7, un uomo è stato rinvenuto in piazza di Porta Maggiore. A trovare il corpo senza vita, alcuni tassisti che stavano per iniziare il turno di lavoro che hanno immediatamente allertato le forze dell'ordine. Sul posto in breve tempo è arrivata la polizia che sta effettuando le indagini. Secondo le prime verifiche, si tratta di un uomo di circa 60 anni che viveva senza fissa dimora morto probabilmente per causa naturali: sul corpo non è stato riscontrato alcun segno di violenza. Ad ucciderlo, invece, sembra sia stato il freddo, tornato nella capitale dove, ormai da qualche giorno, si registra un drastico calo delle temperature.

Quello del 60enne non è l'unico corpo rinvenuto negli ultimi giorni privo di vita. Ieri mattina, lunedì 16 gennaio, su una panchina è stata rivenuta un'altra persona: stavolta a perdere la vita è stato un 41enne all'interno di un parco di Spinaceto, che si affaccia su via Caterina Troiani. Anche in questo caso nessun segno di violenza: continuano le indagini.

L'appello di Nonna Roma: "Ennesima tragedia, adesso basta"

Non ha tardato ad arrivare il commento di Nonna Roma: "Si è consumata l'ennesima tragedia che vede la morte di ben due senza dimora nella nostra città – hanno scritto – Puntuali, come ogni inverno, tornano le morti, dovute all'abbassamento drastico delle temperature, che si potrebbero evitare attraverso interventi concreti a sostegno delle persone senza dimora".

Dall'associazione riconoscono l'aumento dei posti letto e del numero dei centri sparsi in città, ma specificano: "È necessario fare molto di più con azioni concrete come una maggiore presenza di unità di strada, un aumento dei posti e dei centri e di un lavoro di accoglienza ed integrazione sociosanitaria affinché chi viene ospitato non sia costretto a tornare per strada: occorre rendere questi propositi una pratica amministrativa concreta se vogliamo veramente evitare tragedie come quella di stanotte. I posti a disposizione sono ancora troppo pochi".

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