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Morti in scooter contro un cartellone abusivo: condannato l’amministratore delegato della ditta

Un amministratore delegato della Pes è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per omicidio colposo, per la morte di due ragazzi. Si sono schiantati in scooter contro un cartellone abusivo in via Tuscolana.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto d'archivio.
Foto d'archivio.

Due anni e sei mesi di reclusione per omicidio colposo è la condanna nei confronti di amministratore delegato della Pes. In primo grado è ritenuto responsabile della morte di due ragazzi, Enis Kraja, trent'anni, e la sua amica Iana Dogot, ventinove anni, che la notte del 2 novembre del 2011 sono morti in scooter, schiantandosi contro un cartellone abusivo in via Tuscolana.

Salvatore Accetta al tempo in cui sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato alla scomparsa dei due giovani era amministratore delegato della Pes, società proprietaria dell’impianto. Finito a processo, è arrivata la condanna in primo grado. Il giudice ha invece ha assolto gli altri due imputati accogliendo la richiesta avanzata dal pubblico ministero. Il pm ha infatti chiesto l'assoluzione per l'allora dirigente in carica Francesco Paciello, "per non aver commesso il fatto".

Per il pm non aveva a disposizione in bilancio soldi sufficienti per rimuovere le pubblicità abusive di tutta la città. Assolto anche Vincenzo Frustaci, amministratore delegato della Pes, è rimasto in carica solo fino al 2010 e dunque prima della multa e dell'incidente stradale.

La polizia locale ha multato la società per il cartellone abusivo

Come riporta Il Corriere della Sera è ieri è arrivata la sentenza di primo grado nel processo per la morte dei due ragazzi in via Tuscolana. Secondo quanto ricostruito nove mesi prima della tragedia, la polizia locale di Roma Capitale era già intervenuta nei confronti della società proprietaria, multandola per il cartellone, perché affisso in maniera abusiva.

Rimuoverlo sarebbe stata competenza dell’ufficio Affissioni e Pubblicità del Comune di Roma, ma non ha proceduto a farlo. La Procura della Repubblica ha evidenziato come il dirigente in carica al momento della tragedia, Francesco Paciello, aveva solo 800 euro a bilancio, cifra insufficiente, con la quale avrebbe dovuto rimuovere le pubblicità abusive di tutta la città.

Le indagini e l'incidente su via Tuscolana

La Procura al termine delle indagini nel 2014 aveva chiesto al giudice delle indagini preliminari l’archiviazione dell’indagine. Richiesta che il gip ha respinto, nominando un consulente, per individuare eventuali responsabili. La notte dell'incidente Enis Kraja e la sua amica Iana Dogot stavanoi viaggiando in scooter lungo via Tuscolana quando, all'altezza del civico 620 sono finiti contro un cartellone pubblicitario abusivo. L'impatto è stato violento e i due sono deceduti, non c'è stato purtroppo nulla da fare per salvargli la vita.

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