Morte Teodosio Losito, il testamento sarebbe stato falsificato: “Firma e grafia non sono le sue”
Il testamento di Teodosio Losito sarebbe stato falsificato. C'è un colpo di scena nella vicenda della morte del produttore televisivo morto due anni fa nella villa di Zagarolo del suo ex compagno, Alberto Tarallo: il documento, nel quale erano state descritte le sue ultime volontà, sarebbe stato falsificato replicandone ‘firma e calligrafia'. A riportarlo, Il Corriere della Sera. Nel testamento Losito aveva deciso di lasciare tutti i suoi beni proprio ad Alberto Tarallo, indagato per falso e ora sottoposto a un sequestro preventivo di cinque milioni di euro.
Le indagini sulla morte del produttore di serie televisive cult come ‘Il Bello delle Donne' e ‘Caterina e le sue figlie' sono state riaperte dopo alcune dichiarazioni rese da Adua del Vesco (nome d'arte di Rosalinda Cannavò) e Massimiliano Morra durante una passata edizione del Grande Fratello Vip. I due hanno parlato della Ares, società di produzione di Alberto Tarallo, come di una setta, descrivendo i comportamenti del produttore come umilianti, dispotici e vessatori. Non solo: nelle loro parole hanno attribuito il suicidio di Losito a questa ‘setta', addossandogliene la responsabilità. Per questo è stata disposta un'interiore indagine per istigazione al suicidio.
Alberto Tarallo ha dichiarato più volte di non avere nulla a che vedere con la morte dell'ex compagno, trovato deceduto nell'abitazione di Zagarolo l'8 gennaio 2019. Durante alcune trasmissioni televisive ha portato delle lettere scritte dall'ex compagno, in cui parlava dei suoi problemi di depressione e dello stato di crisi in cui versava la sua società di produzione. Lettere che Tarallo ha mostrato per confermare la tesi del suicidio, e sulle quali – così come sul testamento – era stata disposta una perizia calligrafica da parte dei giudici.