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Morte Simone Sperduti, condannato a 7 anni l’ex poliziotto che lo ha travolto e ucciso

Stava guidando la sua Opel Meriva sotto effetto di alcol e droga quando ha travolto e ucciso il ragazzo, di appena venti anni: oggi la sentenza del gup.
A cura di Beatrice Tominic
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Simone Sperduti e il luogo dell'incidente.
Simone Sperduti e il luogo dell'incidente.

Stava viaggiando in sella al suo scooter su via Prenestina quando è stato travolto e ucciso da un'automobile: aveva appena 2o anni Simone Sperduti, il centauro morto lo scorso 24 agosto. Alla guida del veicolo killer, un'Opel Meriva, c'era un ex poliziotto risultato positivo ai test su alcol e droga. Accusato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebrezza ed in stato di alterazione psicofisica per l'assunzione di sostanze stupefacenti, l'ex poliziotto oggi è stato condannato in rito abbreviato dal gup a 7 anni: nei suoi confronti la pm Laura Condemi aveva chiesto una condanna ad 8 anni. Oltre alla pena in carcere, dove già si trovava, è stata disposta la revoca della patente e una provvisionale di 150mila euro.

"Pagherà il suo debito con la giustizia, ma non con la sua coscienza – ha dichiarato l'avvocato dell'ex poliziotto, come si legge su il Messaggero – Ha preso contatto con una comunità per un percorso recupero terapeutico e spirituale".

L'incidente

L'incidente si è verificato lo scorso 24 agosto lungo la via Prenestina, quando Simone è stato travolto e ucciso dall'Opel Meriva dell'ex poliziotto. Stava viaggiando in sella al suo scooter Honda Sh 300 quando, arrivato all'altezza dello svincolo per il Grande Raccordo Anulare, c'è stato l'impatto. Dopo essere stato investito, il ragazzo ha perso la vita sul colpo: troppi i traumi e le ferite riportate nella caduta.

Una volta arrivate le forze dell'ordine, hanno sottoposto l'ex agente alla guida ai test, alcolemici e tossicologici, di routine trovando, in entrambi i casi, risultati positivi: per l'ex poliziotto la patente era già stata sospesa dopo essere stato trovato ubriaco alla guida per due volte. Anche per questo, lo scorso ottobre, era stato chiesto il giudizio immediato nei suoi confronti.

La lettera ai genitori di Simone

L'ex poliziotto, trasferito nel carcere di Regina Coeli, ha fatto recapitare ai genitori della vittima una lettera in cui chiede perdono: "Ho paura, so che voi ne avete più di me. Ho sbagliato, cavolo ho sbagliato. Avrei voluto morire io. Dovevo morire io – ha scritto nella lettera il poliziotto arrestato – Ho il cuore in pezzi, ma so che è nulla rispetto a quello che state provando voi. Odiarmi è il minimo".

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