Morte Margaret Spada, l’avvocato dei medici indagati: “Devastati, ma hanno rispettato il protocollo”
Ha collaborato Simona Berterame
"Lo stato d'animo dei medici lo potete immaginare. Faccio fatica in questa situazione a distinguere due squadre: qui parliamo di due famiglie devastate, soprattutto il dottore più giovane è molto provato da quanto successo. Per quello che può valere, siamo vicini alla famiglia della ragazza. Ora bisogna capire cosa è accaduto". A parlare è Domenico Oropallo, avvocato di Marco Antonio Procopio, uno dei due medici che lo scorso 4 novembre avrebbe dovuto eseguire un rinofiller a Margaret Spada, la 22enne che si è sentita male subito dopo l'anestesia. La giovane è morta tre giorni dopo all'ospedale Sant'Eugenio, dove era stata portata in condizioni disperate. A essere indagati, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, sono Marco Antonio Procopio e il padre, Marco Procopio.
"Tutti i protocolli sono stati rispettati"
Per il legale di Procopio Junior, "I miei assistiti ritengono di aver fatto ciò che il protocollo richiede – continua il legale – Ci dobbiamo concentrare su tre fasi: quella preparatoria, con le analisi e le verifiche fatte, quella operatoria, che non si è mai svolta, con la sola somministrazione dell'anestesia, e la terza fase che è quella rianimatoria. Ci sono poi anche i tre giorni di degenza al Sant'Eugenio che devono essere approfonditi".
L'intervento, spiega l'avvocato, "era un sollevamento della punta del naso. Doveva essere eseguito in ambulatorio, come è normale in questi interventi. Tutto si è fermato alla somministrazione dell'anestesia: la ragazza ha cominciato a manifestare da subito delle complicanze ed è stata soccorsa. Ora dobbiamo capire come sono andate le cose, ma non è questo il momento di fare ipotesi, bisogna aspettare".
Oggi l'autopsia sul corpo di Margaret Spada
Sul corpo di Margaret Spada è stata disposta per oggi l'autopsia. Diversi i punti da chiarire: se la ragazza avesse delle allergie, e se questo sia stato chiesto dai medici. Se l'ambulatorio dove doveva essere eseguita l'operazione era autorizzato per questo tipo di interventi, e se siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza su interventi di questo tipo. "Certo che lo studio aveva tutte le autorizzazioni – commenta l'avvocato – Non ho ancora avuto la possibilità di verificare le carte, ma proprio di recente era stata fatta un'ispezione approfondita da parte dei Nas, e lo studio era rimasto aperto".
Sul caso della cartella clinica che per ora non sarebbe stata trovata, l'avvocato Oropallo sostiene che questa non abbia "un'incidenza diretta su ciò che è avvenuto. Penso vada compilata alla fine, ma ovviamente con ciò che è successo nessuno ha pensato a farlo". Spada, in ogni caso, avrebbe "portato le analisi di routine, l'emocromo completo, l'elettrocardiogramma refertato dal medico: insomma, quello che si chiede normalmente in questo tipo di intervento. Siamo a troppo poco tempo dall'evento, dobbiamo aspettare per capire qualcosa di più".
Rocca: "Studio medico non autorizzato"
"Lo studio del medico dove è stata operata Margaret Spada, non risulta autorizzato per attività procedurali", ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, a margine di una conferenza stampa al Sant'Andrea. "Daremo agli investigatori e ai Nas tutte le informazioni. Da una prima analisi, non ci risulta un'autorizzazione sanitaria valida. Queste sono le informazioni che ho assunto in via sommaria. Gli uffici stanno approfondendo".
"Prendo atto di questa notizia, la dice il Governatore e non la posso smentire – commenta a caldo l'avvocato Domenico Oropallo – Credo però ci sia un equivoco, perché questa dichiarazione viene messa in relazione a un intervento di rinoplastica, ma di questo non si è trattato".