Morte Maddalena Urbani, l’appello del fratello: “Vogliamo sapere se poteva essere salvata”
Luca Urbani, secondogenito del medico che identificò la Sars Carlo, ancora non riesce a farsene una ragione. La sorella Maddalena, di appena 20 anni, è stata trovata senza vita sabato pomeriggio in un appartamento a Roma, sulla via Cassia. Potrebbe essere morta di overdose ma si attende l'esito dell'autopsia per conoscere veramente cosa ha ucciso la giovane. Nel frattempo Luca prende coraggio e continua a raccontare chi era "Maddy", la piccola della famiglia che più di tutti ha sofferto per la scomparsa del padre, avvenuta quando aveva solo 3 anni. "Non era una tossicodipendente come è stato scritto sui giornali – ci tiene a precisare Luca –era una ragazza molto fragile, sicuramente non ha mai superato la morte di nostro padre avvenuta 18 anni fa".
"Maddalena era uno spirito libero"
Maddalena non aveva ricordi del padre, considerato da tutti un vero eroe e questa ombra nella sua vita potrebbe averla resa sempre più fragile e instabile. Una vita in bilico che l'ha portata negli anni a circondarsi da cattive amicizie fino ad arrivare al tragico epilogo in un appartamento a Roma Nord. Una ragazza allegra, empatica e solare. Luca la descrive così: "Era un spirito libero, sapeva entrare nel cuore delle persone. Tutti sono rimasti tutti sconvolti dalla sua morte, bastava pochissimo per innamorarsi di lei.". E sono tante le persone che vorrebbero darle un ultimo saluto, una volta che la salma sarà riconsegnata alla famiglia. Purtroppo a causa della pandemia, i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata "Il 3 maggio sarebbe stato il suo compleanno, per quella data speriamo di poter fare un saluto pubblico con tutte le persone che le volevano bene" conclude Luca.
I punti da chiarire sulla morte di Maddalena
"Quello che è successo non può cambiare – afferma Luca con voce spezzata – Maddalena non c'è più e conoscere la verità non la riporterà da noi, ma certamente vorrei sapere se poteva essere salvata e se qualcuno ha pensato prima a sé stesso e poi alla vita di mia sorella". Al vaglio degli inquirenti al momento c'è la posizione di un siriano di 64 anni che avrebbe ospitato Maddalena e una sua amica nell'appartamento dove poi è avvenuta la tragedia. L'uomo è stato arrestato per detenzione di droga e la sua casa, dove si trovava già ai domiciliari, è stata sequestrata. Chi indaga sulla scomparsa della giovane vuole capire se poteva essere salvata con un intervento tempestivo e se i soccorsi siano stati chiamati in ritardo.