Morte Libero De Rienzo: in casa una bustina di crack o eroina
È una sostanza stupefacente quella contenuta in una bustina rinvenuta all'interno dell'abitazione di Libero De Rienzo. Una singola dose di crack o eroina, una quantità in teoria da sola non in grado di provocare la morte, ma pericolosa se combinata con l'assunzione di farmaci o in presenza di una qualche patologia, magari di una malformazione cardiaca sconosciuta. La conferma arriva in queste ore da fonti della Procura di Roma e viene confermata dalla Repubblica, mentre si attende l'esame tossicologico per conoscere se l'attore avesse assunto o meno stupefacenti, e l'autopsia che si terrà domani stabilità le cause del decesso con certezza. La famiglia ha nominato un perito di parte.
Le indagini sulla morte di Libero De Rienzo
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti per "morte in conseguenza di altro reato", se il decesso fosse arrivato a seguito del consumo di stupefacenti a essere incriminato potrebbe essere l'uomo che gli ha venduto la dose fatale. Per questo sono stati messi sotto sequestro anche il cellulare il telefonino di Libero De Rienzo, per stabilire e ricostruire i movimenti delle ultime ore e degli ultimi giorni di vita. Nonostante in passato avesse avuto problemi con il consumo di stupefacenti, da quanto raccontato dalle persone a lui più vicine era un capitolo della vita che apparteneva al passato.
La morte dell'attore Libero De Rienzo
Il corpo dell'attore è stato rinvenuto all'interno della sua abitazione lo scorso giovedì 15 luglio. Alla casa di via Madonna del Riposo in zona Aurelio è arrivato un amico, allertato dalla moglie Marcella Mosca, in quel momento fuori Roma con i due figli della coppia, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con lui.