Morte Leonardo Lamma, i genitori: “Un testimone ha visto il dosso fare da trampolino per la moto”
Ci sarebbe un testimone della morte di Leonardo Lamma, il giovane di 19 anni deceduto il 7 aprile in seguito a un incidente stradale su Corso Francia. A riferirlo, a Il Corriere della Sera, uno dei legali della famiglia del ragazzo. Antonio De Fazi. "C’è un testimone a verbale che ha visto tutto: il dosso ha fatto come da trampolino per la moto di Leonardo", ha dichiarato. Ieri mattina l'avvocato si è recato sul luogo dell'incidente insieme ai tecnici nominati dalla famiglia Lamma, per analizzare il ‘rattoppo' della voragine che avrebbe fatto perdere il controllo della moto a Leonardo. "Noi pensiamo che questo rattoppo sia stato l’elemento decisivo per la caduta del ragazzo. Non può aver fatto tutto da solo: ci sono tre diversi punti d’impatto a venti metri di distanza l’uno dall’altro". Il dissesto è stato spianato poche ore dopo la morte di Leonardo Lamma: da verificare se si sia trattato di un intervento già pianificato e indipendente dall'incidente, o se la società incarica dei lavori abbia deciso di procedere proprio per il decesso del 19enne.
Morte Leonardo Lamma, presentata denuncia in Procura
I genitori di Leonardo Lamma hanno presentato una denuncia in Procura per la morte del figlio. Sono convinti che il figlio abbia perso il controllo della moto proprio a causa di quel dosso, che non era stato spianato adeguatamente in seguito ai lavori. I rilievi sono stati affidati dagli agenti della Polizia locale di Roma Capitale, che hanno acquisito i filmati di sorveglianza presenti nella zona e ascoltato diversi testimoni che hanno assistito dall'incidente. Secondo quanto emerso dalle indagini dei caschi bianchi, il dosso non avrebbe avuto un ruolo nella morte del giovane. Una ricostruzione che però non convince la famiglia del ragazzo, intenzionata ad andare avanti con le verifiche e gli accertamenti.