Morte in via del Foro Italico, la mamma di Giorgia: “Quella notte l’ho chiamata ininterrottamente”
"Ci sentivamo tutte le sere a mezzanotte, dopo che finiva di lavorare. Invece domenica il telefonino squillava a vuoto" sono le parole della mamma di Giorgia, Nadia Valentini, che ha parlato con Il Messaggero e che da Orte in provincia di Viterbo la notte in cui sono accaduti i tragici fattic he hanno portato alla scomparsa della figlia ha provato a chiamarla ininterrottamente. Sulla morte di Beatrice Funario e Giorgia Asia Anzuini la Procura della Repubblica di Roma vuole capire perché in quel tratto tra via del Foro Italico 605 e Tangenziale Est non ci sia il guardrail, ma solo un semplice marciapiede spartitraffico, senza barriere.
Accertamenti su assenza di guardrail e condizioni della strada
Secondo gli investigatori se la strada ad alto scorrimento fosse stata dotata di protezioni al centro, queste avrebbero fermato la Citroen C3, impedendole di scavalcare la carreggiata, com'è successo, e di scontrarsi con l'Alfa Stelvio condotta da Carmine Elia. Gli inquirenti che indagano sull'incidente avvenuto dopo la mezzanotte tra domenica e lunedì scorsi hanno disposto accertamenti anche sulle condizioni della strada, per verificare in che stato era l'asfalto al momento del sinistro nel quale sono rimaste uccise le due ventenni e gravemente ferito il regista di ‘Mare Fuori'. Manutenzione stradale della quale, nel caso risultasse carente, dovrebbe risponderne un dipartimento del Comune di Roma. Ad occuparsi degli accertamenti saranno gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del XV Gruppo Cassia.
Carmine Elia indagato per omicidio stradale
Da quanto si apprende al momento dei drammatici fatti probabilmente le due giovani a bordo della Citroen C3 viaggiavano a velocità sostenuta, alla guida ci sarebbe stata Giorgia alla quale è riconducibile il veicolo, quando hanno perso il controllo alla guida, ribaltandosi e finendo contro un cancello. Entrambe sono state sbalzate fuori dalla vettura e quando i soccorritori sono arrivati le hanno trovate riverse sull'asfalto. Elia, come atto dovuto per consentire lo svolgimento delle indagini, è indagato per omicidio stradale. Da quanto emerso finora infatti dall'esame delle telecamere di videosorveglianza e dalle testimonianze raccolte, non avrebbe alcuna responsabilità nella drammatica vicenda, trovandosi di passaggio lungo quel tratto di strada. Sulle salme delle due ventenni il pubblico ministero Fabrizio Tucci ha disposto lo svolgimento delle autopsie. I risultati degli esami autoptici infatti serviranno a chiarire le cause che hanno provocato il decesso.