Morte Gianmarco Pozzi, un testimone: “Lo hanno picchiato a morte, poi gettato nell’intercapedine”
Si sarebbe difeso da un'aggressione, e la prova sarebbe nelle contusioni che il pugile ha riportato sugli avambracci e in diverse parti del corpo. Dei tagli, il segno di una corda intorno alla vita, ecchimosi così vistose che è impossibile non notarle. Dopo che la morte di Gianmarco Pozzi era stata archiviata come incidente, la Procura di Cassino ha aperto un altro fascicolo: omicidio. E si indaga a tappeto ora, consultando le immagini della salma (il corpo è stato cremato e non è stata fatta nessuna autopsia) e sentendo moltissime persone, tra cui i ragazzi che abitavano con il 28enne. Che non sono indagati, ma persone informate dei fatti. Secondo quanto dichiarato da un super testimone, Gianmarco prima di morire sarebbe stato aggredito da alcune persone "non di Ponza" e gettato nella piccola intercapedine quando era già morto. Così scrive Il Corriere della Sera. Al momento non ci sono ulteriori elementi oltre a questo, né riscontri da parte degli inquirenti sul fatto che il ragazzo abbia detto la verità. Ma sono in molti a non credere alla versione dell'incidente, di un Gianmarco intossicato dalla cocaina e preda di allucinazioni, caduto in un'intercapedine e morto sul colpo per la rottura dell'osso del collo.
"Gianmarco legato, picchiato e ucciso"
Troppi gli elementi che, secondo il legale della famiglia Pozzi, farebbero pensare a un'aggressione e non a un incidente. "Il ragazzo è stato trovato per terra e sarebbe caduto da 2,70 metri – aveva spiegato a Fanpage.it Fabrizio Gallo, il legale della famiglia di Gianmarco Pozzi – Un'altezza contenuta per un ragazzo con una massa muscolare imponente come Gianmarco, e già questo non giustifica le lesioni sul corpo. Anche ammesso sia così: lui è caduto dall'alto di testa, poi si è adagiato sul fianco destro. Le lesioni sulla parte destra del corpo sono compatibili, ma quelle sulla sinistra? Quel lato non dovrebbe aver toccato nulla eppure ha tutte le ossa rotte, ecco perché pensiamo sia stato aggredito". Gianmarco ha un lungo segno rosso lungo l'addome: segno, secondo Gallo, che il ragazzo è stato legato prima di essere picchiato e poi ucciso.