Morte di Andrea Purgatori, la lettera dei figli: “Ti sei fidato, catastrofica sequela di errori”
"Ti sei fidato dei migliori medici delle migliori cliniche della Capitale. Chi non si sarebbe fidato? Invece c'è stata una catastrofica sequela di errori". Sono alcune delle parole racchiuse in una lettera che i figli del giornalista Andrea Purgatori hanno dedicato al padre dopo la sua morte, rispetto alla quale rischiano di finire a processo per omicidio colposo quattro medici, Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi, Maria Chiara Colaiacomo e il cardiologo Guido Laudani. Edoardo, Victoria e Ludovico hanno scritto una lettera-denuncia che ripercorre la vicenda, dopo la scomparsa del loro papà, deceduto nel luglio del 2023. L'avvocato che assiste i figli di Purgatori ha dichiarato "soddisfazione per il lavoro svolto dalla Procura che in un tempo molto breve ha assicurato delle perizie di altissimo livello che hanno confermato punto su punto la nostra denuncia".
La lettera dei figli di Andrea Purgatori al padre
"Da quel giorno è passato più di un anno ormai: autopsie, esami, dibattiti, riscontri. Due mesi e mezzo di agonia studiati meticolosamente e riassunti con precisione all'interno di 115 pagine. Il libro sul tuo decesso. Le risposte alle domande che, in tua mancanza, abbiamo posto noi. Risposte pesanti che feriscono il cuore.
Le metastasi cerebrali? Mai esistite, ma non solo perché quelle pagine parlano di molto altro. Una catastrofica sequela di errori dovuti ad imperizia e imprudenza che, oltre a costringerti ad una dura terapia inutile, hanno anche e soprattutto ritardato le diagnosi e cure di cui avevi realmente bisogno. Per non parlare della possibile falsità di certificazioni sanitarie necessarie a nascondere il tutto perchè, davvero, non ne vogliamo ancora parlare.
Più di un anno fa ci hai detto ‘mi sento fiacco', e da un commento alla leggera è iniziato tutto. Hai provato a risvegliarti da questo incubo affidandoti a dei professionisti. Degli amici. D'altronde, sono i migliori medici delle migliori cliniche della capitale, ci dicevi. Cosa potrà mai andare storto?.
Cominciano le cure, ma invece di migliorare, la tua salute peggiora. Poi, verso la fine, un dubbio. Un parere medico che discorda da tutto ciò che fino a quel momento è stato dato per scontato. Quando te l'abbiamo condiviso hai sbuffato. E gli amici che ti curavano, continuavano ad assicurarti che senza ombra di dubbio la loro diagnosi era quella corretta. Così l'uomo che per il bene del prossimo ha fondato la sua carriera sulla ricerca della verità, nel momento in cui si è trovato protagonista del suo stesso caso, ha voluto fidarsi.
Inizialmente ci hai fatto arrabbiare. Ma provando a immedesimarci nell'affrontare la morte, attanagliati dalla paura, chi non si sarebbe fidato? D'altronde, erano i migliori medici delle migliori cliniche della capitale. Cosa potrà mai andare storto?".