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Morte Cranio Randagio, il video in aula: “Lo filmavano e ridevano mentre stava già male”

Nuova udienza del processo per la morte della promessa della musica Cranio Randagio, nome d’arte di Vittorio Andrei, morto a 21 anni dopo una festa dove aveva consumato stupefacenti. A processo tre amici del giovani.
A cura di Redazione Roma
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Mentre Cranio Randagio moriva c'era chi, alla festa, lo filmava. I ragazzi che erano con lui quella sera non avevano forse capito che il 21enne stava davvero male per l'alcool e le sostanze stupefacenti assunte. Quell'ultima sera della promessa del rap italiano, quel giovane con i dreadslock biondi che aveva convinto pubblico e giudici a X Factor, respirava "agonico" nel letto dove si era sdraiato e diversi ragazzi attorno a lui ridevano e riprendevano con il cellulare. È quanto emerso ieri nell'udienza per la morte di Vittorio Andrei, avvenuta nella notte tra l'11 e il 12 novembre del 2016.

Il medico legale Antonio Oliva nel corso dell'udienza ha confermato la causa del decesso  – come riportato dal quotidiano il Messaggero –  per "crisi cardiorespiratoria da intossicazione acuta da stupefacenti". E ha confermato che in un caso simile è "possibile che in un quadro del genere si possa manifestare un respiro agonico" che potrebbe essere confuso con "un forte russare".

I tre ragazzi messi sotto accusa

Sotto processo c'è Francesco Manente, che deve rispondere dell'accusa di aver portato alla festa in zona Balduina lo stupefacente assunto anche dal giovane musicista, e di morte in conseguenza di altro reato. Alla sbarra altri due giovani, che avrebbero coperto l'amico nelle dichiarazioni rese alle forze dell'ordine nel tentativo di evitargli un'accusa e ora devono rispondere del reato di favoreggiamento. Tra loro c'è anche il padrone dell'appartamento dove si è tenuta la festa, un ex compagno di classe di Vittorio che quel giorno festeggiava 22 anni.

Il processo per la morte di Cranio Randagio

Obiettivo dell'accusa è ricostruire non solo chi ha introdotto la droga alla festa, ma quando Vittorio si è sentito male e se i suoi amici hanno fatto di tutto per salvarlo. Per questo particolare attenzione è data a tempistiche e tabulati telefonici. Il tragico dubbio è che il giovane si sarebbe potuto salvare e che il ritardo nel chiamare i soccorsi da parte degli altri ragazzi presenti sarebbe stato fatale. Il padrone di casa e un altro amico hanno raccontato che quando si sono svegliati Vittorio dormiva, di aver dato una sistemata all'appartamento e di essersi poi rimessi a dormire.

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