Morte bracciante, la reazione della Cgil: “Avanti con il sindacato di strada, nei campi contro i caporali”
Un'amara coincidenza. Mentre la Flai Cgil presentava la campagna nazionale “Diritti in Campo con le Brigate del Lavoro” arrivava la notizia dall'ospedale San Camillo che Satnam Singh non ce l'aveva fatta. Il bracciante è deceduto due giorni dopo che un macchinario gli ha tranciato l'arto mentre lavorava nei campi dell'agro pontino. La tragica morte di Satnam, scaricato davanti casa insieme alla moglie e con il suo arto all'interno di una cassetta della frutta, aumenta l'importanza e l'urgenza di iniziative finalizzate a contrastare lo sfruttamento il capolarato.
"Saremo insieme nei campi e nelle piazze per gridare il nostro dolore, la nostra rabbia ma soprattutto la forza della nostra lotta per cambiare le condizioni esistenti, per denunciare e dire basta alla barbarie dello sfruttamento e alle sue conseguenze che annullano ogni regola di civiltà e umanità" scrivono in una nota la Flai Cgil Frosinone Latina e Roma e Lazio.
Le Brigate del Lavoro rientrano nell’attività del sindacato di strada, modalità con cui la Flai Cgil opera da anni su tutto il territorio, con il fine di contattare quanti più lavoratori e lavoratrici possibili quando escono dai luoghi di lavoro, tra i campi, nei centri urbani o nelle zone anche più periferiche in cui risiedono. Nell’ultima settimana di giugno e nella prima di luglio delegazioni di attivisti del sindacato e del mondo delle associazioni provenienti da tutta Italia, affiancheranno il sindacato nell’attività informativa e di sostegno ai lavoratori. "Siamo pronti a presidiare il territorio e dare sostegno e voce ai tanti, troppi lavoratori, alle tante, troppe lavoratrici che si spezzano la schiena per portare il cibo sulle tavole degli italiani senza aver in cambio neppure il rispetto della loro dignità" dichiara Silvia Guaraldi, segretaria nazionale della Flai Cgil, presente alla conferenza stampa.
Per il Lazio e, in particolare, per la provincia di Latina, l'agricoltura è tra i settori più importanti, grazie a prodotti di eccellenza destinati a tutto il territorio nazionale e anche all’export. Tuttavia, è anche proprio in questo territorio il settore primario è aggredito dai fenomeni di sfruttamento e caporalato, che, nel caso dei lavoratori stranieri extra UE, significano anche percorsi fatti di ricatto e vera e propria compravendita di visti e nulla osta fin dal paese di origine.