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Morta Carla Di Veroli, nipote dell’unica sopravvissuta alla deportazione del Ghetto di Roma

La Comunità ebraica è in lutto per la morte di Carla Di Veroli, nipote di Settimia Spizzichino, l’unica donna sopravvissuta alla deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma nel 1943. La 59enne è stata trovata in casa priva di vita, l’allarme dato da un vicino che non la vedeva da giorni. Disposta l’autopsia.
A cura di Alessia Rabbai
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Carla De Veroli
Carla De Veroli

Carla Di Veroli è morta all'età di cinquantanove anni, il tragico rinvenimento oggi, giovedì 19 agosto, all'interno dell'appartamento in zona Garbatella, dove viveva e alla quale è stata molto legata. A darne il triste annuncio la Comunità ebraica: "Con il permesso della famiglia e con grande tristezza vi comunico che è venuta a mancare la nostra amica Carla Di Veroli – si legge in un post su Facebook pubblicato dalla presidente Ruth Dureghello – Appena possibile verrà comunicata la data del funerale. Piangiamo una grande donna, combattente e coraggiosa e con un immenso cuore ebraico. Baruch Dayan HaEmet". Era la nipote di Settimia Spizzichino, l'unica donna ebrea romana sopravvissuta alla deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma il 16 ottobre del 1943 e alla quale è dedicato il ponte della Garbatella.

Chi era Carla Di Veroli

Di Veroli è stata assessore nell'attuale VIII Municipio e delegata alla memoria sotto la Giunta di Ignazio Marino. A dare l'allarme un vicino che si è insospettito non vedendola da alcuni giorni. Presso la sua abitazione sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, che hanno aperto la porta e hanno trovato il suo corpo senza vita. Purtroppo inutile ogni tentativo di soccorrerla, non c'è stato nulla da fare per salvarla. Sulla salma la Procura ha disposto l'autopsia, i cui esiti serviranno a far luce sulle cause del decesso. Sul corpo da una prima verifica non risultano segni di violenza, l'ipotesi è che sia stata colta da un malore improvviso.

I messaggi di cordoglio per la morte di Carla Di Veroli

Appresa la notizia della scomparsa prematura e improvvisa di Carla Di Veroli, sono tantissimi i messaggi di cordoglio, di stima e affetto arrivati da parte della politica. Tra questi quello della sindaca Virginia Raggi: "Ha saputo portare avanti i valori della memoria e dell'antifascismo, punto di riferimento per la Comunità ebraica. Roma è vicina a chi le ha voluto bene". "Carla ha impersonato un esempio di impegno instancabile per la nostra comunità territoriale e per la città tutta: nelle istituzioni, nella politica, nelle battaglie per i diritti civili, nell'impegno per la memoria" scrive il presidente del Municipio VIII Amedeo Ciaccheri. "Una donna coraggiosa, antifascista convinta e sempre in prima linea per la libertà e i diritti di tutti. Sono vicino alla famiglia e a tutta la comunità ebraica di Roma. Ci mancherà tantissimo" scrive Roberto Gualtieri. E Carlo Calenda: "È mancata Carla Di Veroli, un vulcano di idee e passioni. L’avevo incontrata poche settimane fa. Riposi in pace".

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