Morta a 13 anni sulla Laurentina, l’amica della madre al volante rischia processo: “Andava troppo veloce”
In quella notte fatale di novembre 2023 al volante si trovava Betty Sorsile. Aveva raggiunto una velocità compresa fra i 70 e gli 80 chilometri quadrati quando si è schiantata contro la rotonda. Nella Golf, insieme a Sorsile, di 33 anni, una sua amica e la figlia di quest'ultima, una ragazzina minorenne. Nell'impatto è stata proprio lei a perdere la vita in seguito alle gravi ferite riportate dopo l'impatto ad appena 13 anni.
Sottoposta ai test di rito, il tasso alcolico è risultato essere entro i limiti consentiti dalla legge. Nonostante questo al termine delle indagini rischia di finire sotto processo con l'accusa di omicidio stradale al termine delle indagini disposte dalla procura. Da tenere in considerazione, però, anche la scarsa illuminazione della strada, teatro di altri incidenti nello stesso periodo.
La ricostruzione: la 33enne sarà interrogata dalla pm
Per gli inquirenti, l'elemento della scarsa illuminazione, così come la pioggia battente di quella sera, non avrebbero alcun ruolo nell'incidente, a differenza dell'eccesso di velocità. Secondo loro, l'automobile stava viaggiando fra i 70 e gli 80 chilometri, ben oltre i 50 concessi dai limiti di velocità.
La donna, che ha già perso il compagno in un altro incidente stradale a Torvajanica il 23 luglio del 2021, ora ha chiesto di poter rispondere alle domande della pm Margherita Pinto, che dovrà ricostruire cosa è accaduto in quella serata di ritorno da una cena ad Anzio.
Il sinistro lungo la via Laurentina
Erano le due di notte dell'inizio di novembre del 2023 quando la Golf su cui viaggiavano le tre è uscita fuori strada e si è schiantata contro la rotonda, in via Giovanni Gutenberg, in zona Selvotta. Dopo aver sbandato, l'auto si è ribaltata almeno tre volte e la ragazzina è stata sbalzata fuori. Niente da fare per lei, che ha perso la vita a tredici anni: ogni soccorso si è rivelato vano.
Subito dopo l'incidente gli inquirenti fanno fatica a ricostruire chi delle due, se Betty Sorsile o la madre della ragazzina, si trovasse alla guida al momento dello schianto. Poi è Sorsile a farsi avanti: versione confermata anche dal ritrovamento di impronte digitali e sangue. E oggi rischia proprio lei di finire a processo.