video suggerito
video suggerito

Morta a 13 anni in un incidente stradale, la madre a processo: “Non le ha fatto mettere la cintura”

La madre della ragazzina di 13 anni morta in un incidente stradale avvenuto sulla Laurentina il 4 novembre 2023, è stata rinviata a giudizio per omicidio stradale. Alla guida una sua amica, che ha chiesto di patteggiare due anni e dieci mesi.
A cura di Natascia Grbic
39 CONDIVISIONI
Immagine

È stata rinviata a giudizio con l'accusa di omicidio stradale Giada Gerundo, la madre della ragazzina di tredici morta in un incidente sulla Laurentina il 4 novembre 2023. La donna non era alla guida ma, secondo la procura, non avrebbe vigilato sulla figlia, obbligandola a mettere la cintura. La minore, infatti, è morta praticamente sul colpo proprio perché non assicurata al sedile posteriore dove era seduta: sbalzata fuori dall'abitacolo, è deceduta sul colpo.

Betty Sonsirie, la donna che era alla guida dell'auto, ha chiesto di patteggiare due anni e dieci mesi di reclusione per omicidio stradale aggravato. Secondo quanto emerso dalle indagini, andava oltre il limite consentito in quel tratto di strada, procedendo a velocità sostenuta. Non ha visto una rotatoria, forse per una distrazione e la forte pioggia di quella sera, ed è andata dritta, carambolando per diversi metri. Lei e la madre della 13enne, seduta al sedile del passeggero, sono sopravvissute. Non è stato così per la ragazzina, morta sul colpo a causa della violenza dell'impatto.

"Dimostreremo l’innocenza della mia assistita, ha costretto Gaia a mettere la cintura – ha dichiarato a Tgcom24 l’avvocato Gino Salvatori, che difende Giada Gerundo – La sua condanna, la sta pagando tutti i giorni della sua vita con la morte della figlia". La donna ha infatti dichiarato di aver fatto mettere la cintura alla figlia, ma di essersi poi addormentata: in quel lasso di tempo si pensa che la 13enne se la sia tolta. Un'ipotesi che però per la procura non cambia il fatto che Gerundo dovesse comunque vigilare sulla ragazza.

Quella sera Giada e Betty erano uscite a cena insieme. Quella che doveva essere una serata piacevole, condivisa anche con la figlia della 34enne, si è trasformata in un incubo alle 2 di notte. Per la piccola, purtroppo, non c'è stato nulla da fare: ogni tentativo di rianimazione è stato vano.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views