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Monterotondo, 21enne vittima di un violento pestaggio: ipotesi regolamento di conti

Gli investigatori che indagano sul pestaggio subito da un ventunenne a Monterotondo ipotizzano che si sia trattato di un regolamento di conti. Il giovane ha precedenti per droga e reati contro il patrimonio. Attendono di interrogarlo, si trova ancora ricoverato in ospedale in prognosi riservata.
A cura di Alessia Rabbai
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Un ragazzo di ventuno anni è stato trovato gravemente ferito e privo di sensi in via Ugo Bassi a Monterotondo martedì scorso 12 ottobre. Il giovane massacrato di botte per mano di ignoti, una o più persone, è stato rinvenuto in una pozza di sangue. Come riporta La Repubblica, si tratta di un giovane che a seguito di accertamenti è risultato possedere a proprio carico precedenti per droga e reati contro il patrimonio. L'ipotesi dei carabinieri che indagano sul caso coordinati dalla Procura di Tivoli, è che si sia trattato di un regolamento di conti, ma devono ancora parlare con il ragazzo e le indagini sono tuttora in corso. Secondo le informazioni apprese ieri sera il ventunenne giaceva a terra privo di sensi nel centro della cittadina alle porte di Roma. Subito si è attivata la macchina dei soccorsi: sul posto arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 è intervenuto il personale sanitario. Date le sue condizioni di salute che sono parse fin da subito molto gravi, è stato necessario l'intervento dell'eliambulanza. I paramedici lo hanno preso in carico e trasportato in volo al Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

Il ventunenne ferito a Monterotondo è in prognosi riservata

Arrivato al pronto soccorso del nosocomio romano, il ventunenne è stato affidato alle cure dei medici, che lo hanno sottoposto agli accertamenti necessari al caso. Da quanto si apprende le sue condizioni di salute sono stabili, nonostante sia arrivato in uno stato molto grave. Ha riportato un trauma facciale, frattura di una vertebra, lesione alla milza e si trova ancora ricoverato con prognosi riservata. Gli investigatori attendono le sue condizioni di salute migliorino, per poter parlare con lui e farsi raccontare la sua versione dei fatti per ricostruire la dinamica dell'accaduto e risalire ai responsabili dell'aggressione, che al momento non sono noti. I militari stanno inoltre verificando se le telecamere di zona abbiano immortalato il loro passaggio.

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