Monica Lozzi lascia il M5S: “Candidata sindaca con una lista civica sostenuta da Paragone”
La presidente del VII Municipio di Roma Monica Lozzi lascia il Movimento 5 Stelle. L'esponente pentastellata che si è candidata negli scorsi mesi a svolgere il ruolo di anti-Raggi getta la spugna e decide di lasciare il MoVimento, con una presa di posizione durissima pubblicata sulla sua pagina Facebook. "Oggi è il giorno in cui mi lascio alle spalle l’amarezza e la delusione di aver creduto in un sogno mandato in frantumi da una classe dirigente non all’altezza e priva di ogni vera visione politica e capacità di ascolto. – scrive la minisindaca di piazza di Cinecittà – Oggi esco da un partito che ha disatteso gran parte delle sue istanze, illudendo i cittadini di poter e voler davvero cambiare le cose in questo Paese. Oggi assumo l’unica scelta che consente di preservare la mia dignità, di camminare a testa alta e di non essere complice, iniziando una battaglia di Davide contro Golia con la consapevolezza di rendere ancora più difficile il mio futuro politico".
Un j'accuse contro la svendita di quelli che Lozzi, considera i principi fondanti del M5S, parlando di "democrazia interna che si è rivelata una cieca oligarchia" e di una "comunità anti sistema che è diventata un centro di potere asservito" alla "sola finalità di preservare alcune posizioni personali raggiunte". Nella stessa nota la minisindaca chiarisce che continuerà a esercitare il suo ruolo di presidente. Sempre che la sua maggioranza non la sfiduci prima. Nel corso di una conferenza stampa l'ex senatore del Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone, che ha appena lanciato il suo partito Italexit, ha annunciato che Lozzi correrà per il suo movimento alle prossime elezioni comunali. Una circostanza confermata da Monica Lozzi a Fanpage.it: "Correrò alle elezioni comunali con una lista civica sostenuta da Paragone".
Effetto domino in Campidoglio: a rischio tenuta maggioranza
E se la sindaca Virginia Raggi si è ‘liberata' di un'avversaria interna, l'uscita di Lozzi potrebbe provocare un effetto valanga anche in consiglio comunale, dove una truppa di consiglieri potrebbe in ordine sparso abbandonare la nave per dare vita a un nuovo gruppo o per ritrovarsi nel gruppo misto, magari accettando di votare la fiducia alla sindaca. Tra i delusi e gli scontenti ci sono sicuramente Simona Ficcardi, Maria Agnese Catini e Eleonora Guadagno. E questo potrebbe davvero rappresentare una pessima notizia per la sindaca Virginia Raggi che, convinta di poter puntare al secondo mandato, ha bisogno che l'ultimo anno di consiliatura produca atti importanti e non di rimanere ostaggio della sua sua stessa maggioranza. Il primo vero stress test sulla tenuta della maggioranza a settembre con il voto sulla stadio della Roma.