Mondo di Mezzo, Gianni Alemanno ha chiesto l’affidamento ai servizi sociali per la condanna
Gianni Alemanno ha chiesto l'affidamento in prova ai servizi sociali, in relazione alla condanna a ventidue mesi di detenzione, legata all'inchiesto Mondo di Mezzo. L'istanza di parte è stata presentata ieri al Tribunale di Sorveglianza dai legali di fiducia dell'ex sindaco di Roma, condannato per finanziamento illecito e traffico d'influenze, al termine del procedimento che lo ha assolto invece dall'accusa di corruzione mentre nel corso del processo era già caduta l'accusa di concorso esterno nell’associazione di stampo mafioso.
I soldi alla fondazione di Alemanno da Buzzi e Carminati
Il riferimento in particolare è al trasferimento tra il 2012 e il 2014 di oltre 223mila euro tra contributi, contanti e cene elettorali alla Fondazione Nuova Italia di Alemanno, da parte del ras delle coop Salvatore Buzzi e di Massimo Carminati – al centro dell'inchiesta Mondo di Mezzo – per tramite l’ex ad di Ama Franco Panzironi.
Alemanno è tornato in politica a destra di Meloni
Alemanno intanto è tornato alla politica attiva e ha continuato a sostenere la sua innocenza, tra l'altro la condanna non ne pregiudica la candidabilità secondo la Legge Severino. L'ex primo cittadino della capitale, dopo un breve passaggio in Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, ha deciso di tornare a mettersi in proprio promuovendo prima un movimento di destra contro la guerra in Ucraina, poi un vero eproprio movimento politico battezzato questa estate a Orvieto, con l'ambizione di recuperare qualche consenso a destra di Giorgia Meloni.