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Monasteri nel Lazio, tre chiedono di diventare siti Unesco: fra loro l’abbazia di Montecassino

In totale i monasteri italiani che hanno avviato l’iter sono otto: oltre a Montecassino, anche quello di Santa Maria di Farfa in provincia di Rieti e i monasteri di Subiaco, in provincia di Roma.
A cura di Beatrice Tominic
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Dalla pagina Facebook "Abbazia di Montecassino".
Dalla pagina Facebook "Abbazia di Montecassino".

Sono otto i monasteri italiani che in questi giorni hanno iniziato l'iter per essere riconosciuti come siti dell'Unesco, Patrimonio Mondiale dell'Umanità, tre dei quali si trovano nel Lazio.

Oltre a San Vincenzo al Volturno, in provincia di Isernia; San Pietro al Monte a Civate, in provincia di Lecco; San Michele della Chiusa, in provincia di Torino; Sant'Angelo in Formis, a Capua e San Vittore alle Chiuse di Genga, in provincia di Ancona, la richiesta è stata avviata anche per l'Abbazia di Montecassino (nella foto di apertura), in provincia di Frosinone; Santa Maria di Farfa in provincia di Rieti e i monasteri di Subiaco, in provincia di Roma.

La richiesta avanzata dall'Abbazia di Montecassino

La candidatura per l'Abbazia di Montecassino è stata approvata all'unanimità la sera del 26 aprile 2023, durante il Consiglio comunale di Cassino: dopo questo ultimo passo, l'iter è partito ufficialmente. "Già lo scorso primo marzo sia io che i sindaci degli altri sette centri interessati abbiamo scritto ai governatori regionali per chiedere pieno sostegno", ha spiegato all'Ansa il primo cittadino di Cassino, Enzo Salera (Pd).

Secondo il sindaco è grave che un luogo come l'Abbazia di Montecassino non fosse già presente nella lista dei siti Unesco: "Qui venne scritta la regola benedettina cioè il più eccezionale esempio di monachesimo, citato persino da Dante nella Divina Commedia. E dove salvammo la cultura dell'Occidente".

Il prossimo passo è la presentazione del progetto al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: "Lo faremo a maggio prima della nomination ufficiale di Parigi che speriamo di raggiungere prima fine anno. La bellezza salverà il mondo", ha concluso infine l'assessore alla Cultura Danilo Grossi.

I monasteri benedettini, luoghi ricchi di storia

L'Abbazia di Montecassino fa da guida agli altri sette monasteri benedettini che vogliono entrare nell'Unesco. I monasteri che stanno iniziando questo iter sono ricchi di storia: sono stati costriuti poco meno di millecinquecento anni fa e sono testimoni di quanto è avvenuto in tutti questi secoli.

L'Abbazia di Montecassino, ad esempio, è stato edificato nel 529 ed è sopravvissuto all'invasione dei longobardi e a quella dei saraceni, ma anche a terremoti e alla seconda guerra mondiale. Fra le scosse di terremoti rimaste nella storia, una poco dopo l'anno 1000 e il sisma del 1349, registrato nelle regioni dell'Appennino centrale: si stima abbia provocato almeno 2500 vittime. "Non averla inserita prima fra i siti Unesco è una grave lacuna nella cultura mondiale", ha concluso il sindaco Salera.

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