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Molotov lanciata contro la sede ultrà ex Fedayn al Quadraro, indaga la Digos

La Digos indaga su un attentato incendiario in via Cartagine a Roma. Ignoti hanno lanciato una bottiglia molotov contro le saracinesce della sede ex Fedayn Quadraro, finita nel mirino dell’antimafia.
A cura di Alessia Rabbai
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Ex sede Feydan in via Cartagine a Roma
Ex sede Feydan in via Cartagine a Roma

Il Quadraro si è svegliato con un incendio in via Cartagine 32. Una bottiglia molotov è stata lanciata da ignoti contro le saracinesce della sede ultrà ex Fedayn, storica tifoseria calcistica della As Roma. La bottiglia ha provocato un incendio. Sull'attentato incendiario indaga la Digos della questura di Roma, gli accertamenti sono in corso per tentare di risalire agli autori del gesto.

Lancio di bottiglia molotov al Quadraro

L'attentato incendiario è avvenuto in via Cartagine 32, tra i quartieri Quadraro e Tuscolano. Alcuni residenti allarmati hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112 e hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Gli investigatori hanno svolto gli accertamenti di rito e ascoltato alcune persone. Acquisiranno le immagini delle telecamere di sorveglianza di zona, per verificare se abbiano immortalato l'accaduto oppure i responsabili in fuga. Al momento chi ha lanciato la bottiglia molotov non è stato ancora identificato.

La sede ultrà ex Fedayn Quadraro finita nel mirino dell'antimafia

La sede ultrà ex Fedayn Quadraro è finita nel mirino dell'antimafia, per un'indagine legata al caso dello spaccio di droga nella curva sud dello stadio Olimpico. Una vicenda che vede coinvolto anche il cognato del fratello del boss Michele Senese. Le indagini sono state condotte dalla Digos e hanno interessato le partite delle ultime due stagioni di Serie A.

Due ultrà del Gruppo Quadraro indagati sono stati rintracciati dagli uomini della squadra mobile presso le loro abitazioni e sottoposti a perquisizione sia personale che domiciliare. Il terzo era già detenuto e il provvedimento gli è stato recapitato in carcere. Del 2 aprile scorso la diffusione dell'indagine su sei tifosi della As Roma: recuperavano la cocaina all'esterno, la portavano dentro lo stadio e la vendevano nei bagni della curva sud, una vera e propria piazza di spaccio per i tifosi giallorossi.

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