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Minacce, uno zerbino incendiato e un condomino costretto a cambiare casa: condannato vicino stalker

Nove anni di minacce e persecuzioni di un 53enne ai danni di una coppia di anziani, suoi vicini di casa. Tutto ha avuto inizio dalle ripetute discussioni per gli animali domestici che l’uomo teneva sul terrazzo. Dovrà scontare un anno di reclusione per stalking condominiale.
A cura di Simone Matteis
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Non aprire quella porta: avrà pensato questo l'uomo di 87 anni che nel 2016 è stato aggredito dal vicino di casa fin dentro il suo appartamento in zona Magliana, al culmine di una serie di minacce, aggressioni e atti intimidatori che andavano avanti dal 2007. Nove anni vissuti con la paura costante di essere vittima delle violenze del vicino, un uomo di 53 anni, fino alla scelta sofferta di cambiare casa: "Sono dovuto scappare via per quello che mi ha combinato. Ho dovuto svendere la casa, avevo paura". Venerdì 22 settembre è arrivata la sentenza definitiva per il 53enne, che adesso dovrà scontare un anno di reclusione per stalking condominiale e versare un risarcimento di 5mila euro.

Una discussione per cani e gatti scatena le minacce

A ricostruire l'intera vicenda è il Messaggero: l'odio persecutorio del vicino molesto sarebbe scaturito quando l'anziano e sua moglie, nel frattempo deceduta, segnalarono all'ufficio di igiene la condizione dei suoi animali domestici, tenuti con scarsa cura: "aveva molti cani e gatti sul terrazzo, confinante con il nostro – ha dichiarato l'87enne – gli faceva fare i bisogni a terra e oltre al cattivo odore mandava tutto nel chiusino di scarico del mio terrazzo con il getto d'acqua".

Il vicino incastrato dalle telecamere

Un affronto evidentemente troppo grande per il 53enne, che da quel momento ha iniziato a rendersi protagonista di una escalation di atti intimidatori e persecutori nei confronti dell'anziana coppia. Colla nella serratura, zerbino incendiato, tenda del terrazzo strappata e la scritta "devi morire" sul pianerottolo: stanchi di continuare a presentare denunce contro ignoti, i coniugi hanno deciso di installare delle telecamere fuori la porta per scoprire finalmente chi fosse l'autore delle continue minacce, pizzicando una prima volta l'uomo mentre cospargeva d'olio il loro ingresso di casa.

L'anziano è stato costretto a cambiare casa

L'intensificarsi delle minacce aveva fatto presagire alla coppia che di lì a poco sarebbe potuto accadere qualcosa di peggio, cosa che è effettivamente successa nel 2016. Un giorno dall'appartamento affianco stavano arrivando rumori sempre più forti e fastidiosi, tanto che l'anziano si è affacciato sul pianerottolo per lamentarsi: il vicino, a quel punto, ha iniziato a bussare con forza alla porta dell'uomo che, spaventato, ha preso un bastone prima di aprire. Appena socchiusa la porta d'ingresso, il 53enne si è scagliato contro l'anziano togliendogli il bastone dalle mani, provando a colpirlo e danneggiando un mobile.

Un punto di non ritorno per l'uomo che, stanco delle continue angherie ed ora anche delle minacce fisiche, ha preso la difficile decisione di trasferirsi, lontano da quell'odio molesto nato da una banale discussione tra vicini ma che, ad anni di distanza, costerà al 53enne un anno di carcere e un risarcimento di 5mila euro.

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