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Michelle Causo è stata molestata a 14 anni dal padre di un’amica mentre faceva i compiti

Michelle Causo è stata molestata, nel 2020 quando aveva 14 anni, dal papà di una compagna di scuola da cui era stata invitata per studiare. La giovane è stata uccisa a coltellate lo scorso 28 giugno a Primavalle.
A cura di Enrico Tata
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Michelle Causo
Michelle Causo

Michelle Causo è stata molestata dal papà di una sua amica all'età di 14 anni. Secondo quanto riporta Il Messaggero, la 17enne uccisa a coltellate lo scorso 28 giugno a Primavalle è una delle vittime di un uomo che adesso è accusato di violenza sessuale aggravata.

I fatti sarebbero avvenuti tutti a casa di una compagna di scuola di Michelle. E come lei, almeno altre due coetanee sarebbero state abusate dal padre della loro amica. In particolare, Michelle sarebbe stata palpeggiata nelle parti intime.

L'episodio risale al dicembre del 2020, in piena pandemia da Covid. Durante le vacanze di Natale, la ragazza e un'altra amica vengono invitate a casa da Francesca (nome di fantasia), la figlia dell'uomo accusato. Michelle e la padrona di casa sono in bagno, mentre la terza resta con il papà di Francesca.

A questo punto, si legge nel capo di imputazione, l'uomo avrebbe colto la ragazzina "di sorpresa, cingendola alle spalle ed impedendole di muoversi, costringendola a subire atti sessuali".

La vittima racconta subito dell'accaduto ai suoi genitori e così scatta la denuncia. "Nei giorni successivi aveva cercato mia figlia al telefono per dirle che non era successo niente di grave e che quei gesti erano solo la dimostrazione del suo affetto per lei, ma ormai mia figlia era impaurita", ha raccontato nel corso dell'udienza il padre di Francesca.

Nel corso degli accertamenti è emerso che anche Michelle Causo è stata vittima di molestie mentre si trovava a casa di Francesca. Non un caso isolato, spiegano i pm, "ma in più occasioni, con violenza e con gesti repentini ed improvvisi l'uomo costringeva la minore, cogliendola di sorpresa, a subire atti sessuali".

Intanto le indagini sull'omicidio di Michelle continuano. Il 17enne accusato di averla uccisa si era giustificato con queste parole davanti ai giudici: "L'ho uccisa dopo essere stato minacciato con la pistola". Ma a fine agosto il risultati di una perizia hanno smentito la sua versione: sulla pistola, che si è rivelata essere un'arma giocattolo, non ci sono le impronte della ragazza.

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