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Michelangelo nella Cappella Sistina ha scelto di dipingere una donna con un cancro al seno

L’ipotesi contenuta in uno studio scientifico che prende in esame una delle figure femminili rappresentante nel capolavoro del genio del Rinascimento, che conclude: “La riproduzione di condizioni patologiche del seno con uno specifico simbolismo o significato teologico è stata volutamente rappresentata da Michelangelo”.
A cura di Valerio Renzi
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Michelangelo nella Cappella Sistina, forse l'affresco più famoso nel mondo nel Palazzo Apostolico del Vaticano, avrebbe dipinto una donna con un carcinoma al seno nella scena del Diluvio Universale. Questa è l'ipotesi avanzata in uno studio pubblicato sull'ultimo numero della rivista The Breast – una pubblicazione specializzata nelle patologie delle mammella e del cancro al seno – uscita lo scorso mese.

L'articolo è stato redatto da un team multidisciplinare di storici dell'arte e medici specialisti, e ha raggiunto la conclusione che la forma del seno, come il capezzolo rientrante e l'areola irregolare, e la fisionomia dell'area sotto l'ascella ingrossata dai linfonodi infiammati, di una delle figure in fuga dal Diluvio Universale, sono compatibili con un cancro. L‘iconodiagnosi è quella pratica che cerca segni di malattie nelle raffigurazioni artistiche, approfondendo così indirettamente la storia della diffusione di alcune patologie e la consapevolezza che fossero o meno tali nei secoli. Una scienza che come già detto necessita della collaborazioni di esperti in diverse discipline.

Se Michelangelo Buonarroti ha dipinto una donna con un cancro, potrebbe averlo fatto intenzionalmente. L'artista, da quanto sappiamo certo, aveva una straordinaria conoscenza dell'anatomia umana, acquisita anche tramite lo studio di cadaveri dissezionati, oltre che grazie allo studio dal vero per le sue opere. Potrebbe così aver scelto di rappresentare una donna malata di cancro alla scena, per sottolineare la condizione di caducità umana e la sua fragilità.

La "scoperta", non aggiunge molto a quello che sappiamo sul cancro nell'Europa moderna, ha spiegato al quotidiano inglese The Independent la storica della medicina dell'Università di Edimburgo, la dottoressa Agnes Arnold-Forster. Se prima si pensava fosse una malattia del XX secolo, ormai una letteratura consolidata afferma come fosse già nota in testi medici dell'epoca. Però l'articolo ci potrebbe dire molto su Michelangelo e la sua sensibilità artistica: "In generale, i dipinti rinascimentali di corpi rappresentano una forma idealizzata. Anche se vedi un'aberrazione nel corpo, non è detto che la dipingerai".

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"Qui segnaliamo per la prima volta che il seno destro nel "Diluvio" di Michelangelo mostra caratteristiche coerenti con il carcinoma mammario. – scrivono i ricercatori – La diagnosi retrospettiva di sospetto cancro al seno nella donna raffigurata in “Il Diluvio” è stata eseguita dopo aver osservato attentamente diversi seni nudi raffigurati e scolpiti da Michelangelo, compresi i seni nudi raffigurati nella Cappella Sistina (“Il Giudizio Universale”) e le statue dell’”Aurora” e della “Notte” (Cappelle Medicee, Firenze). Il risultato della nostra osservazione indica che Michelangelo conosceva seni sani di diverse dimensioni e morfologie e li adattò ai personaggi femminili biblici. La riproduzione di condizioni patologiche del seno con uno specifico simbolismo o significato teologico è stata volutamente rappresentata dall'artista".

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