Micheal Lee Pon ucciso a Valle Aurelia, l’assassino condannato a 21 anni di carcere
Renato Peralta è stato condannato a 21 anni e un mese di reclusione dalla Corte d'Assise di Roma. L'uomo è accusato dell'omicidio del connazionale Micheal Lee Pon, ucciso a coltellate il 19 febbraio del 2023, a poca distanza dalla stazione della metro di Valle Aurelia.
La confessione in un video social
Il 44enne è accusato di omicidio volontario in concorso con il figlio minorenne, all'epoca dei fatti sedicenne. L'uomo si è costituito due giorni dopo l'accaduto alle forze dell'ordine, alla caserma dei carabinieri di Tor Vergata, pubblicando anche un contenuto video sui social in cui confermava le sue responsabilità.
Una telecamera di video sorveglianza tra via Ubaldo degli Ubaldi e Anastasio II inchiodò l'imputato e riprese l'aggressione. "Devo andare là dentro. Devo andare dai carabinieri a testimoniare. Prima non volevo andare alla polizia perché non avevo un avvocato. Proteggete mio figlio, per favore non lasciate solo mio figlio", ha detto Sarabia Peralta nei due video che sono circolati sui social prima di confessare l'omicidio di Micheal Lee Pon.
La versione del killer sull'omicidio
Secondo la versione fornita alla magistratura da Renato Sarabia Peralta sarebbe stato l'uomo ucciso a Valle Aurelia a presentarsi armato davanti la stazione. E il suo obiettivo sarebbe stato quello di aggredire l'uomo e suo figlio: "Non mi lasciava in pace da qualche mese, voleva sempre soldi, alla fine mi sono rifiutato di darglieli. Io non l'ho mai cercato, è stato lui a trovarmi: si è presentato a Valle Aurelia armato di un punteruolo. Mi sono difeso e ho provato a difendere anche mio figlio", così ha raccontato Peralta tramite il suo avvocato.
Micheal Lee Pon ucciso con coltellate all'addome e al cuore
Secondo la ricostruzione dei fatti delle forze dell'ordine: la vittima è stata aggredita davanti l'ingresso della stazione di Valle Aurelia il 19 febbraio del 2023 da un gruppetto di persone, tra cui alcuni minorenni. Alcuni minuti dopo, il 50enne è colpito questa volta da Perata e dal figlio con una coltellata all'addome e una al cuore. Arrivati i soccorsi in ambulanza, non c'è stato nulla da fare per salvargli la vita né è stato possibile il suo trasporto in ospedale. La vittima di 50 anni lavorava come badante presso una famiglia romana.