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“Mi taglio il braccialetto elettronico per rivederti”: fa irruzione in casa dell’ex, arrestato 31enne

L’ha continuata a tempestare di chiamate e messaggi, poi l’irruzione in casa: “Devi darmi tutti i soldi che hai”. Nei confronti del 31enne è scattato il trasferimento in carcere.
A cura di Beatrice Tominic
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Nei suoi confronti era stata disposta la misura del braccialetto elettronico, ma era in attesa di ricevere il dispositivo e ha approfittato dei 4 giorni senza essere ancora monitorato per tornare in casa dell'ex compagna, verso la quale è accusato di maltrattamenti. "Dammi i soldi", le ha detto, facendo irruzione nell'abitazione insieme ad un amico. È successo a Guidonia Montecelio. L'uomo di 31 anni, finito del mirino degli agenti del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato di Tivoli- Guidonia.

Il trentunenne, già noto alle forze dell'ordine per precedenti per atti persecutori e porto illegale di armi, ha approfittato dei quattro giorni in attesa del braccialetto elettronico (previsti, da contratto, dalla società incaricata di procedere con l'applicazione del dispositivo) per avvicinare l'ex compagna e fare irruzione nella sua abitazione, dalla quale era stato allontanato.

L'irruzione a casa dell'ex compagna

Oltre al braccialetto elettronico per monitorarne i movimenti, l'uomo era obbligato a mantenere una distanza di almeno 500 metri dal luogo di residenza della donna e all'assoluto divieto di comunicazione con lei, anche con mezzi telematici. Così, invece, non è stato. Il trentunenne è entrato in casa "con prepotenza e dopo essersi presentato sul posto in compagnia di un suo amico" e le ha imposto di consegnargli dei soldi. Inoltre ha continuato a contattarla telefonicamente e tramite Whatsapp. Insisteva per incontrarla, le diceva che non avrebbe mai rinunciato a lei, che non poteva vivere senza di lei. Che si sarebbe tagliato il braccialetto elettronico pur di rivederla.

La donna ha immediatamente allertato nuovamente la polizia che è intervenuta in breve tempo con una nuova misura cautelare: nei suoi confronti è stata disposto il trasferimento in carcere.

La violenza domestica e l'intervento dei vicini

Il trentunenne è stato arrestato nei giorni scorsi quando, lo scorso 28 ottobre, i vicini di casa della famiglia hanno fatto scattare l'allarme. In quell'abitazione i maltrattamenti erano all'ordine del giorno. Lui, spesso ubriaco, minacciava e aggrediva l'ex compagna, picchiandola. Una volta le ha puntato un coltello alla gola, minacciandola di morte: "O elimini i numeri o ti ammazzo", le aveva detto, facendo riferimento ai contatti di amici e conoscenti presenti nella rubrica del telefonino.

I vicini di casa, sentendo i rumori provenire dalla loro abitazione, hanno segnalato la situazione alle forze dell'ordine. "Non è la prima volta che succede", avrebbero poi testimoniato.

L'arresto e l'appello delle forze dell'ordine

"Occorre una pronta revisione che preveda l’immediata applicazione del braccialetto elettronico", fanno sapere le forze dell'ordine commentando la vicenda. Approfittando dei giorni di attesa del braccialetto elettronico, il trentunenne è diventato ancora più pericoloso per la donna. Per questa ragione la polizia ha disposto il trasferimento in carcere come "unica misura praticabile ed adeguata", visto quanto accaduto.

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