Ragazza denuncia: “Stuprata e picchiata. Se sbagliavo il Padre nostro, diceva che avevo il diavolo”
Si conoscono a una cena elettorale nel 2016 e cominciano a vedersi stabilmente. Poi un episodio che cambia per sempre il loro rapporto. Lui, rappresentante di lista per la Lega e in passato candidato consigliere con Forza Italia, "ha preso un dischetto di plastica dicendomi che avrebbe fatto un gioco con me. Ha detto che mi avrebbe posto delle domande e che la moneta avrebbe verificato se io mentissi. Poi ha proseguito chiedendomi di recitare la preghiera del Padre Nostro e io, preoccupata e in preda all’agitazione, ho sbagliato qualche frase. Lui vedendomi sbagliare il Padre nostro ha cominciato a dirmi che avevo il diavolo in me". Poi schiaffi, violenze, insulti, richieste di denaro, un tentato strangolamento: "Una volta mi sono svegliata con le sue mani strette al collo. E gli ho dato 1600 euro perché mi sentivo in colpa dei regali ricevuti". Il presunto responsabile è Valerio C., 34 anni, indagato per maltrattamenti e minacce. In sei mesi la ragazza sarebbe stata violentata più volte, avrebbe abortito a causa del ragazzo, sarebbe stata sequestrata.
Uno dei tanti, terribili episodi: lui provoca volontariamente un incidente con un mezzo dell'Ama, riporta il Corriere della Sera, e dice a lei di simulare forti dolori con i sanitari del 118. E ancora: dice di volerla sposare, ma a causa di questi episodi di violenza le fa perdere il bambino. La allontana da amici e parenti, lei prova a scappare, ma lui la cattura, la trascina per i capelli, la riempie di botte e la tiene chiusa in casa. Sulla sua pagina Facebook il 34enne sembra un ragazzo normale: ha una foto con l'europarlamentare Antonio Tajani, un'altra con Gianluca Vacchi, altri scatti sono normalissime fotografie di viaggio. E invece dovrà rispondere di accuse pesantissime. L'ennesima aggressione ha convinto la ragazza a scappare di casa e a denunciare. Adesso la giovane, 27 anni, è salva, protetta in una casa famiglia e assistita dallo staff dell'associazione Bon't Worry di Bo Guerreschi.