Metro Roma, linea ferma tra Ottaviano e Battistini per un guasto
Metro interrotta tra le stazioni di Ottaviano e Battistini per un guasto sulla linea A. Il disagio si è registrato stamattina presto, venerdì 2 ottobre, in entrambe le direzioni. A renderlo noto Atac, che ha avvisato i passeggeri che "sono state attivate le navette sostitutive in sostituzione delle fermate della metropolitana temporaneamente interdette". Un venerdì nero per chi si sposta in città utilizzando i mezzi pubblici e per i pendolari. A partire dalle ore 6.30, i viaggiatori che abitualmente raggiungono il posto di lavoro servendosi della metropolitana si sono riversati alle fermate degli autobus. Il risultato è stato gente in strada, come ad esempio, all'uscita della metropolitana e della stazione ferroviaria di Valle Aurelia in via Angelo Emo, dove si sono creati assembramenti di persone e dove gli autobus si sono riempiti, con i viaggiatori stretti gli uni contro gli altri.
Passeggeri in autobus sovraffollati
Ieri sia a Roma che nel Lazio si è registrato il nuovo record di contagi di coronavirus, con rispettivamente 151 e 265 casi. Con il dpcm del 7 settembre i passeggeri possono occupare l'80% della capienza, resta l'obbligo della mascherina. Ma il sovraffollamento delle vetture, specialmente in giornate di guasti o scioperi preoccupa i cittadini: "Stamattina abbiamo viaggiato nel 490 stipati gli uni contro gli altri, tutti i finestrini del bus erano chiusi – ha raccontato una passeggera a Fanpage.it – Ho saltato la fermata perché c'era talmente tanta gente che non sono riuscita a scendere in tempo". La circolazione è stata progressivamente riattivata intorno alle ore 8, con la chiusura della sola stazione Cornelia, come informa l'azienda che gestisce il trasporto pubblico in città "per completamento della verifica tecnica".
"La gente ha paura di mezzi pubblici, li vede come vettori di contagio"
“Le persone che si mettono in fila a quest’ora la mattina sono quelle che non hanno alternative al trasporto pubblico” ha raccontato David Cartacci del coordinamento Rsu Filt Cgil di Atac in un'intervista rilasciata a Fanpage.it sul quotidiano sovraffollamento dei trasporti a cui devono far fronte i pendolari, in particolare quelli che prendono i mezzi al mattino presto – Chi se lo può permettere utilizza il mezzo privato o continua a lavorare da casa. Qui troviamo studenti, migranti, lavoratori non qualificati, impiegati nelle pulizie e nella sanificazione dei locali in apertura. Avremmo necessità di personale qualificato e di più mezzi per affrontare la situazione”. Ci sono linee, soprattutto i bus di superficie, completamente vuote, altre dove è impossibile garantire il limite dell’80% della capienza, “una norma su carta che non si riesce a far rispettare concretamente sui mezzi”, commenta Cartacci. “La gente ha paura a prendere il mezzo pubblico, lo vede come un vettore di contagio”, racconta Roberto Spigai pendolare del comitato Roma – Lido. “Il trasporto a Roma regge solo perché è crollata la domanda, con un’offerta esattamente pari a prima che arrivasse il virus".